Sulla carta, classifica e numeri alla mano, si potrebbe definire un autentico testacoda ma i numeri recenti dicono altro
Il derby in salsa regionale a prescindere dalle posizioni di classifica è tutt’altro che scontato e per questo merita minuziosi approfondimenti
Un caldo derby a tinte calabresi chiuderà la giornata numero 30 del campionato di Serie B. Sulla carta, classifica e numeri alla mano, si potrebbe definire tale sfida un autentico testacoda. Il match in salsa regionale, però, è tutt’altro che scontato e per questo merita minuziosi approfondimenti.
Nell’attuale graduatoria della cadetteria i giallorossi mantengono un posto al sole con la loro quinta posizione a quota 43. Particolare l’andamento dei ragazzi di mister Caserta con 9 successi, 4 sconfitte e ben 16 pareggi in 29 partite.
Le reti siglate sono 36 a fronte delle 31 incassate (differenza +5). Alquanto complicata la situazione dei rossoblu, ultimi con 25 punti. Difficoltà tecniche accentuate ulteriormente dalla penalizzazione di 4 lunghezze per inadempienze amministrative. I cosentini vantano 6 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte fino ad ora con 25 gol realizzati e 37 subiti (differenza -12).
Il valore delle rose delle due formazioni

La sfida di andata tra Catanzaro e Cosenza
Via al focus sulle rose. Il team del Catanzaro annovera 28 elementi di cui 6 stranieri (21,4%) con un’età media pari a 26,4 anni. Il valore totale del gruppo raggiunge i 17,43 milioni di euro con un saldo del mercato che recita -80mila euro. I cartellini che oltrepassano la soglia del milione sono quelli del talento scuola Roma Riccardo Pagano (2,5 milioni), del terzino Quagliata, dell’esterno offensivo Seck, di bomber Iemmello (1 milione) del trequartista Ilie (1,5 milioni). Il più basso invece porta il nome del difensore centrale Breit (50mila euro).
D’altro canto, il Cosenza conta in rosa complessivamente 29 effettivi. di cui 6 con nazionalità estera (20,7%). L’età media è di 25,4 anni. Il valore tocca la vetta dei 12,05 milioni di euro, con un saldo trasferimenti negativo di 1,02 milioni.
La “pesantezza” dei cartellini rossoblu si traduce in due giocatori che toccano appena l’ostacolo del milione di euro: Aldo Florenzi e Riccardo Ciervo. Da sottolineare pure i 50mila euro del cartellino dell’attaccante italo-australiano Jahce Novello.
Catanzaro, la solidità del colosso della grande distribuzione alimentare
Sul fronte societario il Catanzaro gode dal luglio 2017 della stabilità assicurata dalla famiglia Noto. Il facoltoso gruppo imprenditoriale, una volta acquisite le quote di maggioranza del club giallorosso, ha posto in essere un percorso di efficientamento organizzativo capace di fruttare positivi risultati sul campo e conti in ordine.
Dalle parti dello stadio Ceravolo, dopo anni di purgatorio e generale anonimato in C, il caloroso pubblico sta riassaporando le delizie del calcio di alto livello. Tornare un giorno in Serie A, in fondo, non è una irrealizzabile utopia.
Floriano Noto è il principale protagonista del Gruppo AZ S.p.a, colosso della grande distribuzione alimentare leader in gran parte del territorio meridionale dello stivale e non solo.
Cosenza, Guarascio al timone
Il club silano invece dipende in tutto e per tutto dalla figura del patron Eugenio Guarascio. L’imprenditore classe 1954 dagli anni ’80 è il numero uno della Ecologia Oggi, azienda dedita all’attività dello smaltimento di rifiuti. La suddetta società è dotata di tre diversi impianti di stoccaggio, tra cui uno a Lamezia Terme.
L’approdo al timone del Cosenza si materializza nell’estate del 2011, alla soglia del terzo fallimento nella storia del club. Il giudizio della piazza del San Vito-Marulla sul Presidente è spesso contrastante. Doveroso riconoscere comunque i rilevanti risultati sportivi ottenuti, se escludiamo la stagione corrente senza dubbio difficile, tra promozioni storiche e ripetute salvezze in B.
Diamo i numeri: le prestazioni di Catanzaro e Cosenza

Cosenza-Catanzaro del Boxing Day
Dando una rapida occhiata ai dati statistici Opta, un elemento balza alle attenzioni. I numeri ci spingono ad affermare che il Catanzaro di Caserta è una truppa che indirizza le proprie trame di gioco tendenti al mantenimento del pallone a terra. In tal senso i passaggi corti riusciti sono 10618, mentre quelli sbagliati ammontano a 1282.
Diversamente i giallorossi hanno completato nel modo giusto 687 lanci lunghi, contro i 762 errati. Sono invece 131 i passaggi cosiddetti filtranti andati a buon termine. Nella metà campo avversaria il Catanzaro ha sfoderato 4844 passaggi, contro i 6600 completati nella propria porzione del manto erboso. I giallorossi esternano una percentuale di precisione nei tiri verso i pali avversari del 42,91%.
Diversi e più incerti i dati del Cosenza. I silani contano 7266 passaggi corti positivi a fronte di 1406 giocate sbagliate. Nei lanci lunghi si può dedurre il difetto più marcato: 663 indovinati, 986 falliti. Sui 495 filtranti eseguiti dai rossoblu, 226 sono andati a dama.
Il totale dei passaggi positivi nella propria metà campo tocca la soglia di 3699, mentre nella fetta di campo avversa il Cosenza è riuscito ad ultimare 4355 passaggi. Per quanto riguarda i tiri in porta, infine, la percentuale di precisione è del 41,61%.
Catanzaro-Cosenza, come vederla in tv
Calcio d’inizio domenica 16 marzo alle ore 17.15. La sfida verrà trasmessa sul canale Amazon Prime Video LaB Channel, ma anche in modalità gratuita sulla piattaforma streaming DAZN.