Dopo più di un anno, prosegue l’uragano che ha travolto il calcio spagnolo in occasione del Mondiale femminile 2023.
La procura non cambia posizione sul caso Rubiales-Hermoso: la procuratrice Marta Durantéz non ritiene accettabile la ricostruzione fornita dall’ex presidente della Federcalcio Spagnola. La richiesta rimane di una condanna di due anni e mezzo per violenza sessuale. L’episodio risale al 2023, quando, in seguito alla vittoria della Coppa del Mondo femminile, Rubiales aveva baciato sulle labbra Hermoso senza il suo consenso.
Le parole della procura
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Così il pubblico ministero si è espresso sulle recenti dichiarazioni dell’imputato: “Tutti i requisiti per la colpevolezza sono soddisfatti. Hermoso voleva sin da subito sporgere denuncia e il bacio non era consensuale. […] Non c’è alcun dubbio ragionevole per pensare il contrario. Le prove sono le immagini e le dichiarazioni della vittima. […] Le dichiarazioni della vittima sono totalmente coerenti. Se quanto successo non le fosse importato o ci fosse stato consenso non sarebbe stato necessario rilasciare quelle dichiarazioni. […] Non c’è stata domanda e non c’è stato consenso”. Non viene quindi accettata, da parte della pubblica accusa, la ricostruzione presentata da Rubiales, secondo la quale, prima del fatto, vi era stata una domanda da parte dell’uomo verso la giocatrice.
Oltre all’ex presidente federale, la Procura ha confermato la richiesta di condanna nei confronti di Jorge Vilda, all’epoca dei fatti allenatore della squadra, Albert Luque, ex direttore sportivo della nazionale maschine, e Ruben Rivera, ex responsabile del marketing della federazione. I tre sono accusati di aver intimato alla giocatrice di smentire la versione iniziale, ridefinendo il bacio come consensuale. La richiesta della procura, per loro, è di un anno e mezzo.
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