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Caro Thiago Motta, la Juventus non si rifiuta mai. Se fossi in te, però, resterei al Bologna

May 21, 2024 | by allcalcio.it

Caro Thiago Motta, la Juventus non si rifiuta mai. Se


Una situazione di incertezza. È quello che stanno vivendo per motivi vari Juventus, Inter e Milan. L’importante è che le cose si risolvano in fretta, altrimenti il rischio è che questa incertezza possa evolvere in confusione. La Juve deve fare una scelta decisa su un progetto tecnico. Una volta quando le partite finivano spesso e volentieri 1-0, tu avevi Novantesimo minuto, Domenica Sprint, un tempo alle 19, e la Domenica Sportiva. Ora vediamo tutte le partite in tutte le salse possibili e immaginabili. Quindi uno va a cercare la gara spettacolare, non sta un’ora e mezzo a rompersi le scatole sul divano col rischio di addormentarsi. Anche il tifoso che guarda tutte le partite in tv, di vincere giocando male si è stufato. Perché ormai il passaggio continuo senza soluzione di continuità in attacco e la difesa a oltranza sono cose che non si accettano più.

Quindi quel tifoso va a vedere le partite del campionato inglese, dove la fase difensiva è decisamente meno esasperata. Secondo me, le grandi società e i grandi broadcaster dovrebbero porsi il problema e non è detto che non se lo pongano visto che la Juve ad esempio ha milioni e milioni di tifosi. E quello che sto dicendo non è utopia, ma pratica.

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Poi, arriverà Thiago Motta? Diciamo che i commenti andrebbero fatti non dico sulle certezze, ma almeno su basi solide. Non posso sentire addetti ai lavori che asseriscono che Thiago Motta al 100% è della Juve, poi De Zerbi chiude i rapporti con il Brighton e allora si cambia idea. Insomma, i commenti si fanno, se non proprio sulle certezze, almeno su basi solide. Perché se Thiago non ha ancora deciso, allora non ha senso dire che Allegri ha reagito alla mancanza di rispetto da parte del responsabile del mercato, che ha tutto il diritto di decidere del progetto tecnico. Giuntoli ha un bagaglio che si è portato dietro da Napoli. Se lo replica alla Juve, ma con il Dna del club bianconero, allora si potrebbero aprire prospettive molto interessanti.

Comunque, per riconoscenza e per crescita, secondo me Thiago Motta dovrebbe restare al Bologna. Soprattutto se la società gli assicurasse investimenti in grado di garantire un ulteriore salto di qualità e una dignitosa figura in Europa. Detto ciò, e vale non solo per Thiago Motta, la Juve non si rifiuta mai.

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L’Inter e la bravura di Marotta e Ausilio

Passo all’Inter, dove la situazione che si è venuta a creare, fa capire ancora una volta quanto siano stati bravi Ausilio e Marotta a dare corpo a un progetto tecnico (torno sempre lì perché è quello che conta) che sarebbe un peccato non continuare. Del resto quello sta succedendo è la conferma che i prestiti non portano mai a cose positive. Se li chiedono i bisognosi favoriscono gli usurai, se lo chiedono le squadre di calcio favoriscono i fondi che non si capisce mai di chi sono.

Milan, quale progetto?

Circa il Milan, ho sentito la definizione di succursale del mondo. Benissimo. Solo che se lo fai alla maniera del Real Madrid è una garanzia, se lo fai con i giovani è un bel salto nel buio.

Napoli riparti da Conte, è una certezza

Il Napoli invece mi stuzzica. Penso che Kvaratskhelia e Osimhen andranno via, ma se il nuovo tecnico sarà Antonio Conte ci saranno sicuramente le garanzie per un grande rilancio. Preciso però che spero di vedere Conte alla Juventus, perché è il mix giusto tra personalità e bel gioco perfetto per quell’ambiente.



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