Il vice segretario generale UEFA, Giorgio Marchetti, ha spiegato e caratteristiche delle nuove coppe europee: il format e i motivi del cambiamento
Scordatevi della vecchia Champions League, nella prossima stagione prenderà il via il nuovo format. Era stato già illustrato ed ora è stato spiegato direttamente dal vice segretario generale della UEFA Marchetti, che ha delineato i punti cardine delle nuove competizioni europee. Niente più gironi da quattro e molto più spettacolo già a partire dalla prima fase. Ma vediamo nel dettaglio.
Champions League, il nuovo format
Ci sarà un girone unico composto da 36 squadre ed ogni club affronterà otto avversari (lo stesso anche in Europa League, mentre in Conference resteranno sei). Alla fine di questi incontri, in base alla classifica le prime otto della graduatoria si qualificheranno direttamente agli ottavi, dalla nona alla ventiquattresima giocheranno un turno di playoff (accoppiamenti tra opposti ad esempio decima contro ventitreesima) mentre dalla venticinquesima in giù verranno eliminate definitivamente, senza “retrocedere” in Europa League come avvenuto negli ultimi anni.
In caso di arrivo a pari punti tra due squadre non si considererà più il criterio dello scontro diretto (visto che non tutti si affronteranno), ma come prima discriminante varrà la differenza reti. Per favorire più big match, ma anche una competitività equa tra i club ci saranno quattro fasce di valore (in base al Ranking Uefa) e ogni club disputerà due incontri contro le formazioni appartenenti a quella scala. Questo primo step si concluderà a gennaio, con l’ultima giornata in contemporanea.
La prima settimana sarà esclusiva, con soli match di Champions League ripartiti in tre giorni. Poi anche le altre coppe riceveranno lo stesso trattamento. Il format della fase a eliminazione diretta sarà poi in un tabellone stile tennis con teste di serie che completeranno il tabellone in base al piazzamento in classifica, ma rimarrà comunque un elemento di sorteggio.
A marzo saranno definiti tutti gli altri criteri. Marchetti ha confermato anche i quattro posti bonus che saranno distribuiti alle due federazioni con miglior Ranking Uefa annuale, alla quinta del Rankig storico e alla vincitrice del campionato della prima federazione che non qualifica direttamente nessuna formazione alla Champions.
Marchetti e l’introduzione della nuova Champions
Il vice segretario generale ha spiegato l’introduzione della nuova manifestazione in un incontro con i media. Queste le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport: “Le competizioni dell’Uefa non sono ‘ferme’ e ogni tre anni facciamo una revisione dettagliata per capire se c’è qualcosa che deve essere aggiustato. Negli ultimi 30 anni, da quando è nata la Champions, ci sono stati più cambiamenti di quelli che uno potrebbe aspettarsi: per quel che riguarda il format che scatterà nel 2024, abbiamo ipotizzato già da qualche anno una riforma importante perché era necessario cogliere delle opportunità.
Nel 2018 abbiamo iniziato a studiare i formati del futuro e, fatta la prima analisi interna, siamo passati alla fase di consultazione, che ha riguardato tutti gli stakeholder, poi a quella dell’approvazione, avvenuta nel 2021. In seguito, nel 2022, ci sono stati degli adeguamenti e poi siamo arrivati all’attuazione di tutti i dettagli del format. Il livello di complessità nella lista di accesso alle coppe è molto elevato e ciò presuppone regolamenti dettagliati che evitino evenienze impreviste“.
I motivi del cambiamento
Marchetti ha fatto chiarezza anche sulla scelta che ha portato alla modifica del format: “Siamo andati verso questo cambiamento perché la fase a gironi attuale, con 8 piccoli gruppi di 4 squadre ciascuno, prevede partite di andata e ritorno e in diverse occasioni dà luogo a match di scarso interesse nella quinta e sesta giornata. Perché alcune squadre sono già qualificate o eliminate. Un altro punto che ci ha spinto al cambiamento del format è stata la volontà di dare alla fase iniziale più varietà di incontri: adesso nel group stage ogni squadra si può confrontare con 3 avversarie, mentre dal 2024-25 ne avrà 8.
E poi il sorteggio: in futuro la dea bendata influirà molto meno nel cammino iniziale nelle coppe e vi spiegherò il perché. L’ultimo motivo che ci ha portato verso questa riforma è l’allargamento della platea delle squadre che partecipano all’Europa perché i mercati di determinate federazioni tendono ad essere soffocati dai 4-5 grandi campionati europei. C’è stata una domanda crescente di partecipare alle nostre coppe”.
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