Calhanoglu via dall’Inter: il Galatasaray aspetta, i tempi della trattativa

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Servono 35-40 milioni, non c’è un’offerta ufficiale dei turchi ma il club nerazzurro attende un segnale dal giocatore

dai nostri inviati Filippo Conticello e Davide Stoppini

Il Mondiale di Calhanoglu è fin qui solo virtuale: corsette per recuperare, un’infinità di citazioni dalla Turchia, una squadra che nasce senza di lui, la rincorsa almeno per la gara contro il River Plate. Eppure, quando l’Inter arriva al campo d’allenamento, è sempre tra i più cercati. A Ucla, due giorni fa, un ragazzo di origini giapponesi si è talmente sgolato per chiamarlo a sé che ad Hakan a un certo punto è pure scappato un sorriso: “Dopo l’allenamento vengo lì, ok?”. Bene, il ragazzo si è tranquillizzato. Tutto il resto, intorno al centrocampista, è decisamente agitato. Perché l’agente di Calha prima e il Galatasaray poi hanno messo in moto una macchina mediatica impressionante, tanto da produrre quasi un accerchiamento. Che un po’ imbarazza, perché l’Inter si trova a maneggiare una questione con pochi elementi e di cui avrebbe volentieri fatto a meno. 

rebus calhanoglu

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In Italia sono appena terminate le prove scritte degli esami di maturità. Qui, negli Stati Uniti, di scritto non è arrivato nulla. Meglio provare con l’orale. Il direttore sportivo Piero Ausilio passeggia e chiacchiera con Calha al campo: nessun riferimento al mercato, solo un confronto sulle condizioni fisiche. Perché la verità è che il centrocampista non si è esposto con il club. Per capirsi: non ha chiesto la cessione e neppure ha mandato segnali di insofferenza. Però in Turchia rilanciano ogni giorno voci di un giocatore che spinge per raggiungere la squadra di Okan Buruk. Ieri si è iscritto anche il presidente del Galatasaray, Dursun Ozbek: “Hakan è la luce dei nostri occhi. Ho parlato con lui al telefono, ci siamo salutati, mi ha detto che fin da bambino è tifoso del Galatasaray, ma non è stato un colloquio di mercato, è importante che si sappia questo”. Logico. Poi, oltre alle parole, ci sono i sussurri. Quelli che parlano di un’offerta per un contratto a due cifre per il regista dell’Inter, 10 milioni di euro a stagione, il 35% in più di quel che guadagna a Milano. Il punto è che Calha è un giocatore sotto contratto con l’Inter fino al 2027. E l’Inter non ha la minima intenzione di abbassare la guardia.

la trattativa per calhanoglu

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Il Galatasaray non ha ancora presentato offerte. Ma avrebbe pronta una proposta da 20 milioni di euro complessivi, che per le abitudini del club turco non sono pochi: il Gala è solito pagare tanto per gli ingaggi ma meno per i cartellini. Per convincere l’Inter però di milioni ne servono almeno 35-40. E certo che arriverà anche un momento in cui Calhanoglu dovrà esporsi. Un anno fa lo fece quasi subito, di fronte all’interesse manifestato dal Bayern, spiegando perché sarebbe rimasto a Milano. Stavolta no, alimentando in questo modo anche i pensieri più maliziosi. L’Inter ha bisogno di capire: così si spiega l’imbarazzo intorno alla vicenda. Perché un conto è sapere che un giocatore andrà via e agire di conseguenza, un’altra è muoversi contando con relativa certezza sul giocatore. Qui siamo nella via di mezzo. Per dire: non puoi neppure affondare troppo su altri centrocampisti. E sì che all’Inter piace Nicolò Rovella: non è un mistero, è un profilo che in organico i nerazzurri non hanno. E un interesse va registrato anche su Adrian Bernabé del Parma, che potrebbe anche arrivare a prescindere dalla situazione Calhanoglu, al posto di Asllani. Ma la priorità adesso è capire cosa ha realmente in testa Hakan. Chivu per primo ha bisogno di chiarezza. Nell’attesa, il tecnico ha già testato un modulo senza un regista puro, un centrocampo a due e non a tre, con Sucic vicino a Barella. Aspettando Calha, in ogni senso.



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