Calciomercato Milan, fra Allegri e Gasperini spunta Italiano

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Il club rossonero ha bisogno di garanzie tecniche e ora, l’allenatore del Bologna è più che mai conteso 

Andrea Ramazzotti

Giornalista

Persa la Coppa Italia, è arrivato il tempo delle scelte. Il Milan non può più temporeggiare e, anche se nelle ultime due partite di campionato Conceiçao può centrare la qualificazione alle prossime coppe europee, i dirigenti rossoneri non possono attendere oltre. La ricostruzione deve partire da un tecnico vincente e nella lista, oltre a Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini, da mercoledì c’è anche Vincenzo Italiano. L’allenatore del Bologna era già da tempo sul taccuino rossonero, ma il modo in cui si è preso la Coppa Italia ha “incantato” il club di via Aldo Rossi che adesso studia se l’ex guida dello Spezia e della Fiorentina, sotto contratto con Saputo fino al 30 giugno 2026, sia un’opzione praticabile.

Risposta

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Al Milan serve un segnale per programmare la rinascita dopo una «stagione fallimentare», come l’ha definita con onestà l’ad Giorgio Furlani prima di lasciare l’Olimpico mercoledì notte. E l’unico modo per cambiare strada è prendere un allenatore vincente, che porti una ventata di entusiasmo in una tifoseria frustrata (gli ultras diserteranno la trasferta di domenica a Roma; i commenti sui social sono al vetriolo), e completare la struttura societaria con un direttore sportivo di provate capacità ed esperienza. Sono le due mosse che dovranno arrivare in una decina di giorni, massimo un paio di settimane, per programmare un 2025-26 vincente e non partire di nuovo ad handicap come qualche mese fa.

Studio italiano

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Al di là delle dichiarazioni rassicuranti sul futuro di Conceiçao rilasciate nei vari pre partita dai dirigenti, il Diavolo aveva aperto da tempo il fascicolo relativo al nuovo tecnico, almeno da metà febbraio-marzo, quando la squadra è uscita dalla Champions e ha perso tutti gli scontri diretti in campionato. Uno di questi, al Dall’Ara, proprio contro il Bologna di Italiano che è da tempo nei radar rossoneri. La “lezione” impartita dal Bologna mercoledì sera ha impressionato Furlani, Moncada e Ibrahimovic e adesso il quarantasettenne di Karlshue è un’idea concreta per la panchina. Per il gioco aggressivo che esprime, per il lavoro che fa sulla squadra, ma anche per i valori morali che ha evidenziato dedicando la vittoria della coppa alla famiglia dell’ex dirigente della Fiorentina, Joe Barone. Trasformare l’idea in realtà però non sarà semplice perché Italiano ha già parlato di rinnovo con il Bologna e la volontà delle parti, soprattutto dopo il trionfo in Coppa Italia, sembra quella di andare avanti insieme. Di certo il club di Saputo non ha dubbi e il dt Sartori vuole blindarlo prolungando l’attuale accordo fino al 2027. Vincenzo stizza l’occhio alla permanenza sotto le Due Torri, ma se il Milan lo sceglierà e alzerà il livello del pressing, cambierà idea? Per averlo il Diavolo dovrà intavolare una trattativa con il club rossoblù e sedersi a un tavolo per trattare, magari facendo pesare i buoni rapporti creati durante le operazioni Pobega e Calabria.

Leader del gruppo

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La dirigenza rossonera ha capito che per invertire la tendenza negativa di questa stagione c’è bisogno di un tecnico che sia seguito da tutti per il suo dna da leader e per i risultati ottenuti nella sua carriera. Non necessariamente a livello di trofei alzati. Italiano con le tre finali raggiunte con la Fiorentina, la salvezza con lo Spezia e la Coppa Italia alzata con il Bologna avrebbe un bel biglietto da visita. Ancora migliore quello di Gasperini che ha alzato l’Europa League dello scorso anno e portato con continuità l’Atalanta nelle coppe europee. Ha un accordo con la Dea in scadenza tra un anno, ma resta da vedere se verrà rispettato, allungato o… cancellato. E poi c’è Massimiliano Allegri, il più vincente di tutti, il tecnico che insieme ai sei scudetti festeggiati in Italia, potrebbe vantare anche un passato a Milanello e una discreta conoscenza del mondo Milan. Max è libero e ha voglia di rimettersi in gioco con una grande che gli permetta di prendersi una rivincita sulla Juventus. Il Diavolo potrebbe essere la soluzione giusta. Le soluzioni legate a De Zerbi e Sarri, esplorate nelle scorse settimane, al momento sembrano aver perso consistenza.

Direttore sportivo

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La questione dell’allenatore è legata a quella del dirigente da aggiungere nell’attuale struttura di via Aldo Rossi. Dopo mesi di casting e l’indecisione se aggiungere o meno una nuova figura, la decisione pare presa e l’idea è quella di individuare in breve un nuovo ds, operativo sul mercato e di supporto all’allenatore nella vita quotidiana a Milanello. Ci sono stati colloqui con Paratici, la cui candidatura è sfumata, e poi con Tare, ma piacciono anche i profili di D’Amico, Sartori e Manna, che le rispettive società però non vogliono far partire. Il Milan riflette, ma a breve passerà all’azione. Tempo da perdere dopo una stagione fallimentare non ce n’è.

Direttore sportivo

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La questione dell’allenatore è legata a quella del dirigente da aggiungere nell’attuale struttura di via Aldo Rossi. Dopo settimane di casting e l’indecisione se aggiungere o meno una nuova figura, la decisione pare presa e l’idea è quella di individuare in breve un nuovo d.s.



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