Chiuso l’accordo per il canadese che arriverà domani a Torino per le visite mediche. L’attaccante del Napoli piace sempre e gradirebbe il trasferimento. Comolli in alternativa valuta di tenere il francese ancora in prestito
La Signora rientra dagli Stati Uniti con un Jonathan David in più in attacco. Il bomber canadese non viaggerà fisicamente con i bianconeri, ripartiti ieri da Miami dopo l’eliminazione agli ottavi del Mondiale per Club, ma sbarcherà a Torino qualche ora più tardi: domani è atteso alla Continassa per le visite al J Medical e la firma in sede sul contratto quinquennale. Rinforzo importante, a parametro zero, chiuso del tutto nel post Real Madrid-Juventus, quando in Florida era tardo pomeriggio e in Italia notte inoltrata. Trattativa a oltranza conclusasi con la fumata bianca. Accordo totale e primo colpo dell’era Comolli-Chiellini. Il nuovo dg, però, non intende fermarsi all’ex Lilla, reduce da una stagione da 25 reti e 12 assist tra campionato e Coppe. In casa bianconera, dopo un primo bilancio del Mondiale con Tudor, cresce l’idea di provare a rinfrescare e rivoluzionare quasi completamente il reparto punte. Così, inserito il primo tassello (David), Comolli non molla la stella Victor Osimhen (Napoli). I dirigenti juventini non abbandonano infatti l’ambizioso tavolo del nigeriano ex Napoli, da mesi ben disposto al trasferimento in bianconero. Nell’attacco di Tudor c’è il caso Dusan Vlahovic (contratto in scadenza tra un anno), mentre Randal Kolo Muani, da sei mesi alla Juventus in affitto ma sempre di proprietà del Psg, finisce adesso in secondo piano, anche se la Signora non lo molla completamente. Ecco perché dopo David la Juve punta Osimhen, tornato un grande obiettivo di mercato. In uscita anche Arek Milik, che negli Usa ha terminato un’annata da zero presenze per i continui problemi fisici.
jonathan david alla juve, i dettagli del contratto
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Comolli è partito da David, ingaggiato da svincolato: allo stipendio da 6 milioni (più 2 di bonus) si aggiungono i costi del bonus d’entrata per la punta e della mediazione degli agenti. Svariati milioni, non bruscolini. Comunque meno di quelli di cui si parlava fino a qualche settimana fa e del prezzo reale dell’ex Lilla. Il canadese, pur di sposare la Signora, ha rivisto al ribasso certe richieste. Alle questioni economiche e contrattuali si aggiungono quelle tecniche e strategiche. Comolli si è assicurato un attaccante duttile, schierabile da centravanti e all’occorrenza anche nei “due” dietro alla punta del 3-4-2-1 di Tudor. La mossa David aumenta la concorrenza per Vlahovic – non un dettaglio nel braccio di ferro con il serbo – e rafforzerebbe la posizione dei bianconeri nell’eventuale trattativa con il Psg per Kolo Muani, su cui è arrivato molto forte anche l’interessamento del Chelsea.
juve-osimhen, la situazione
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Osimhen, comunque, resta il preferito come secondo colpo in attacco e i dirigenti bianconeri faranno un tentativo. Il gradimento del giocatore c’è da tempo e i contatti proseguono da mesi, da quando al comando della Juve c’era ancora l’ex direttore tecnico Cristiano Giuntoli. I nodi restano le richieste del Napoli (75 milioni) e la concorrenza (Psg e Premier). Senza scordare l’incognita Coppa d’Africa, a cui il bomber parteciperà con la Nigeria. I colloqui proseguono. In questo momento Comolli non ha certezze sul fronte Osi (37 reti nel prestito al Galatasaray): la situazione sarà più chiara con l’avvicinarsi della scadenza della clausola dell’africano (metà luglio). Il dirigente juventino tiene comunque calda, ma in seconda fila, la pista Psg per il prestito bis di Kolo Muani (contatti nelle ultime ore). E continua a lavorare anche su altri tavoli: in lista resistono Santiago Castro del Bologna e Mateo Retegui dell’Atalanta, su cui c’è il pressing del Milan.
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