A una settimana dall’inizio del campionato, la Dea potrebbe decidere di abbandonare la pista che porta all’attaccante del Fulham. E occhio all’esterno dell’Inter
Cambio di direzione in area? L’Atalanta si è convinta perlomeno a entrare in questo ordine di idee, in attesa di una sterzata definitiva sul fronte centravanti, il primo obiettivo del mercato nerazzurro: non più Rodrigo Muniz ma Nikola Krstovic per colmare il vuoto lasciato in rosa dalla cessione di Mateo Retegui. Una scelta dettata soprattutto dagli eventi, prima che da un ripensamento. Muniz è un profilo seguito e inseguito con convinzione da almeno un mese, ma se il muro del Fulham dovesse risultare incrollabile ancora fra qualche giorno – pochi giorni: al debutto in campionato manca una settimana – il club bergamasco non potrebbe far altro che cambiare direzione appunto.
gli ostacoli
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La trattativa per Muniz si è incagliata per tre motivi. Uno: il Fulham ha tardato a trovare un sostituto, condizione imprescindibile per il club inglese prima dell’ok alla cessione. Due: il giocatore, che aveva spinto per vestire il nerazzurro, sembra essersi via via convinto a restare: ieri ha segnato al 96’ il gol dell’1-1 a Brighton, ha esultato chiedendo ai tifosi Cottagers una sciarpa del club, l’ha baciata e l’ha rilanciata ai fan. Tre: il club londinese, che ieri l’ha utilizzato e dunque lo considera tutt’altro che sicuro partente, continua a non venire incontro all’Atalanta sulla valutazione del brasiliano, senza scendere granché dai quasi 50 milioni (45 più bonus, anziché 45 al massimo complessivi) chiesti inizialmente. Un attendismo e un gioco di schermaglie che l’Atalanta non può più permettersi di gestire, per non restare “scoperta” su altre soluzioni che ha continuato a monitorare.
altre soluzioni
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E una di queste porta appunto a Krstovic: non è l’unica alternativa, ma quella già valutata con più attenzione nel corso di questi due mesi, che dunque potrebbe tornare più facilmente di forte attualità. Il centravanti del Lecce è sul mercato, per disponibilità del club salentino e volontà del giocatore, favorevole in particolare ad una soluzione italiana. Il buon campionato passato lo ha portato all’attenzione di altri club, ma l’Atalanta ha una carta importante da giocarsi: al montenegrino può garantire di giocare la Champions. Se l’Atalanta deciderà di affondare per Krstovic, la contrattazione con il Lecce non dovrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile: richiesta iniziale intorno ai 30 milioni, decisamente inferiore a quella del Fulham per Muniz, e per un attaccante che ha solo un anno di più rispetto al brasiliano (25 contro 24), ma una diversa conoscenza ed esperienza del campionato italiano, dunque meno incognite a livello di adattamento. E uno score da 18 gol nelle ultime due stagioni (doppia cifra in quella passata: 11), dunque quasi identico a quello in Premier del sudamericano (17), con un minutaggio maggiore, ma in una squadra che ha sempre lottato per non retrocedere.
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caccia a sinistra
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Se dovesse chiudere a 25-30 milioni l’acquisto di Krstovic, l’Atalanta avrebbe un budget superiore per l’esterno sinistro di centrocampo. Ieri è emerso il nome di Gosens, ipotesi di difficile realizzazione perché a fronte di un contatto con ipotesi di offerta di 12 milioni, la Fiorentina dopo qualche ora di riflessione ha già bocciato la proposta: il tedesco non si muoverà neanche in caso di eventuale rilancio. Troppo centrale nel progetto di Pioli e proprio il veto del tecnico è stato il più deciso. I prossimi giorni diranno se quella prima offerta sarà stata anche l’ultima e dunque se la Dea continuerà a battere altre piste per l’esterno sinistro: la prima porta a Nicola Zalewski, per il quale l’Atalanta ha avviato contatti nelle ultime ore e sta studiando un’offerta ufficiale all’Inter, in attesa di eventuali nuovi dialoghi per Lookman.
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