«Così è stato ancora più bello» sentenzia Stefano Minelli sui social con l’aggiunta di un cuore azzurro, un «grazie» e un collage di foto. Sarà anche per le sue parate che hanno inciso sulla salvezza. E pensare che la sua avventura al Novara era cominciata in un pomeriggio da dimenticare, sommerso di gol (3) dal Padova. Il terzo, gentilmente concesso con un’uscita fuori tempo, non era stato un grande biglietto da visita.
«Ma la forza di un portiere si misura dalla capacità di riscattarsi subito – avvertiva allora -. Non vedo l’ora che arrivi la prossima partita». Minelli, 30 anni, è stato subito di parola. Dalla gara successiva, quella con la Giana Erminio, non ha subito più neanche una rete per 4 turni consecutivi trasmettendo sicurezza alla difesa. La sua imbattibilità si è interrotta dopo ben 431 minuti sulla stoccata di Francesco Galuppini per il definitivo 1-1 di Novara-Mantova. Nelle 12 sfide seguenti, compresi i playout con il Fiorenzuola, il numero 1 bresciano è stato battuto altre 11 volte. La prima stagione in azzurro si è chiusa per lui con un bilancio di 18 presenze, di cui 8 senza capitolazioni, e 15 reti incassate. Il suo ingaggio si è rivelato uno dei colpi più riusciti dalla nuova proprietà. Minelli arrivava da quasi due anni di stop quando è stato contattato dal dg Lo Monaco e dal ds Argurio. Risaliva infatti al 30 aprile 2022 la sua ultima gara ufficiale, quando ancora vestiva la maglia del Frosinone in serie B. Nell’estate successiva accettò l’offerta in C di un ambizioso Cesena, ma una frattura al metatarso accusata all’inizio della stagione gli impedì di giocarsi il posto. Nel gennaio 2023 venne ceduto di nuovo in B, categoria in cui vanta più di 150 gettoni, come «secondo» al Sudtirol. A fine campionato si trasferì alla neopromossa FeralpiSalò, sempre come riserva, fino alla chiamata del Novara. Accettare la nuova proposta di un club di terza serie, per di più invischiato nella lotta retrocessione, era una scelta coraggiosa.
«Ho voglia di rilanciarmi – raccontava alla presentazione – e nei programmi della nuova proprietà ho intravisto ciò che piace a me». Così ha rinunciato al contratto con i «Leoni del Garda» valido fino al 2025 per sottoscriverne uno nuovo in azzurro della stessa durata. All’istante ha raccolto il testimone da Axel Desjardins e Giacomo Boscolo Palo senza mollarlo più. La conferma di Minelli è una delle priorità assolute per la prossima stagione e potrebbe anche essere accompagnata non nell’imminenza dal prolungamento di contratto fino al 2026. D’altronde era stato Lo Monaco a spiegare che alcuni giocatori ingaggiati a gennaio avrebbero rappresentato una base su cui costruire il Novara del prossimo futuro. Conquistata la salvezza, il piano può ora prendere forma. Con Minelli, il club si sente al sicuro. Anche Desjardins non è in scadenza, avendo un accordo fino al 2025. Diverso è il caso di Boscolo Palo, che aveva firmato per una sola stagione.