“Il derby è il derby, è una delle
partite più sentite in tutto il mondo. E’ una sfida tra due
popoli che si odiano dal punto di vista sportivo, io voglio solo
che la mia squadra lotti per il nostro popolo”. Così Maurizio
Sarri, tecnico della Lazio, nella conferenza stampa che anticipa
il derby contro la Roma.
“Ne ho giocati 6, ma mi ricordo solo quello perso, avevo
quasi vergogna a tornare nel centro sportivo – prosegue Sarri –
Il derby è una partita in cui se non fai tutto quello che devi
fare rischi di deludere un popolo. E se succede te lo senti
addosso, questo deve essere stampato nei nostri cervelli; non
dobbiamo sbagliare niente. Il derby si gioca per vincere”. Poi,
parlando del rapporto con Gasperini, il tecnico laziale ammette
come “giochiamo contro da oltre 20 anni e in tutto questo arco
di tempo il rispetto è cresciuto, così come la valutazione come
uomo e tecnico. E’ un grande allenatore, una persona che
rispetto e che in questa stagione darà tanto alla Roma. Ma
domani siamo contro”. Infine un pensiero sull’orario delle 12.30
che per Sarri non è “una sconfitta della Lazio o della Roma, ma
del calcio e delle istituzioni perché se chi deve mantenere
l’ordine pubblico arriva a queste decisioni è un ammissione a
non riuscire a mantenerlo. Avremo difficoltà entrambe. Ma se c’è
una partita per cui vale la pena di morire per il caldo è il
derby”, conclude.
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