“Anche da qui dentro si possono
riconoscere i propri obiettivi, fermarsi. riflettere, perchè
anche questo posto, come lo sport e il calcio, credo offra una
seconda possibilità”. Lo ha detto Laura Giuliani, portiere AC
Milano femminile e Nazionale femminile di calcio italiana
parlando ai detenuti della casa di reclusione di Milano Bollate,
organizzato da Fiera Milano, partner di Milano Cortina 2026 e
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Si tratta del progetto Vite in campo, un ciclo di incontri
per riflettere sullo sport come strumento di riscatto personale
e collettivo. Per oltre due ore Giuliani, insieme a Simone
Tiribocchi, allenatore, ex calciatore di serie A, ha dialogato
con gli ospiti del carcere raccontando le proprie esperienze
personali e sportive.
Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi in vista delle
Olimpiadi invernali. “La sfida di tutto il nostro gruppo di
lavoro è non accontentarsi, non pensare che basti pubblicare un
libro o scrivere una vera sceneggiatura, fare un bel film o fare
una bella mostra – ha detto Massimiliano Tarantino, Direttore
Fondazione Feltrinelli – Noi crediamo nel valore della cultura,
come costruttore di cittadinanza e le olimpiadi sono fatte sì
per arrivare primi secondi terzi, ma anche perché costruire un
momento di socialità”.
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