Donato Macchia, presidente del
Potenza calcio (serie C, girone C), con una dichiarazione
all’ANSA, annuncia il ritiro della sua candidatura per il seggio
della Lega Pro nel Consiglio federale della Figc, lasciato
libero da Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, promosso
in serie B. Le votazioni sono in programma il 2 ottobre
prossimo.
“Mi sono candidato – sottolinea Macchia – per dare un
contributo alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano la
Lega Pro, uno su tutti: quello della sostenibilità. In queste
settimane ho trovato ascolto in tanti amici presidenti che,
come me, immettono energie economiche nelle società, anche
distogliendole dal proprio patrimonio aziendale e personale.
Purtroppo – aggiunge – ho verificato che, nel mentre io
aggregavo consenso rispetto a temi importanti per la Lega Pro,
chi doveva essere arbitro in questa partita non lo è stato. E
infatti, il presidente della Lega Pro (Matteo Marani, ndr)
scendeva in campo, per avversare la mia candidatura, non per
ragioni di merito, ma per una immotivata avversione nei miei
confronti, anche dovuta a una mia posizione tenuta anni fa nella
democratica sede assembleare e della quale non mancherò di
riferire più nel dettaglio nell’assemblea elettiva del 2
ottobre”.
Per Macchia, “così facendo, il presidente della Lega Pro ha
di fatto ‘inquinato’ la campagna elettorale, costringendo tanti
presidenti, che mi avevano già manifestato il loro appoggio, e
che ringrazio ancora una volta, a doversi schierare a favore o
contro il presidente della Lega. Ecco perché, oggi, andare
avanti, per me vorrebbe dire spaccare la Lega e mettere in
difficoltà tanti amici presidenti. E questa è l’ultima cosa che
vorrei fare. Io non voglio spaccare la Lega, ma lavorare per la
Lega. Perché una Lega spaccata è più debole in un momento in cui
ci aspettano davanti sfide riformiste importanti, in primis
l’emergenza della sostenibilità economica della categoria. Mi
auguro che – conclude il presidente del Potenza – l’aver reso
pubbliche le ragioni di questa mia scelta obbligata non vada a
penalizzare la società che rappresento nel suo percorso
sportivo”.
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