Calcio, Bologna: intervista a Francesco Guidolin

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L’allenatore che con le provinciali conquistò l’Europa applaude il tecnico rossoblù: “Grande personalità, può tornare in Champions. E Orsolini lo segnalai nel 2016”

Con Francesco Guidolin non è mai solo il calcio. È precisione, puntiglio, competenza. Se gli dici football lui apre il manuale. Ce l’ha in testa. E se gli dici Vincenzo Italiano? “Quello che piace a me di Italiano è il pressing altissimo, andare in undici nella metà campo avversaria, rubare palla, correre, attaccare. È lì che si misura la personalità di una squadra, la sua mentalità offensiva”. Guidolin, 69 anni, non fu solo l’uomo dei sogni per molte e diverse generazioni. È stato un maestro. Il suo calcio come volontà e interpretazione. Un calcio che portò in giro per l’Italia e per tutta l’Europa. Vicenza (vinse la Coppa Italia), Udinese (piazzamento Uefa) e ovviamente il Bologna, quello di Gazzoni. Dal 1999 al 2003: memorabilia. “È passato del tempo”, quasi ci scherza su adesso che è due volte nonno: Gabriel ha 7 anni, Gia 2. Ma c’è qualcosa che accomuna l’epoca del calcio di Guidolin e quello di Italiano. 

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