Calabria: “Al Milan situazioni spiacevoli. Al Bologna ambiente sano”

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Il difensore ex Milan: “Scelta dolorosa ma giusta, qui c’è energia positiva. Punto a una rivalsa e a tornare a giocare con continuità”

Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

Davide Calabria? Sobrio, sereno, davanti a cinque mesi differenti dagli anni vissuti… praticamente da sempre, quelli dalle giovanili del Milan in poi fino a diventare capitano del Diavolo: “Andare via dal Milan é stata una scelta ponderata per giorni, la scelta giusta per tutte le parti in causa, e lo dico senza voler entrare nel dettaglio. Ovvio che é stato un addio con tristezza, a Milanello sono cresciuto – dice il laterale -, ma ho scelto questa piazza come nuova avventura perché credo ci sia un potenziale forte. Ho trovato un ambiente piacevole, una squadra ambiziosa che possa aiutarmi a finire al meglio questa mia nuova mezza stagione e sono contento di poterla aiutare a crescere. C’é un ambiente positivo e questo mi piace. Voglio giocare le mie carte e sono sicuro di poterle sfruttare. Penso a una rivalsa, di tornare a giocare con continuità come negli ultimi anni: là (nel Milan, ndr) si erano create situazioni anche spiacevoli, qui sono già contento per aver trovato un ambiente sano, con energia super positiva che magari negli ultimi tempi é mancata”. 

Nazionale e Milan

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Il contratto è aperto: prestito fino a giugno e poi si vedrà: “Restare a Bologna? Obiettivi? Se ho scelto questa piazza é perché ho visto qualcosa di bello: spesso lo si dice ma qui c’é un ambiente sano e la scelta definitiva poi maturerà. Italiano? Ha un gioco simile a Pioli, per quel che riguarda i movimenti del laterale, ed é il gioco nel quale mi sono trovato meglio in passato. Sono qui da qualche settimana e mi pare di essere qui da mesi: l’ambizione che avevo di là l’ho voluta portare di qua. Io vorrei tornare a giocare nelle coppe, come no: siamo tutte lì, a pochi punti, ci sono club che hanno speso tanto, dobbiamo anche recuperare una gara, contro il Milan, e non vedo l’ora di poterla giocare perché sarà anche piacevole ritrovare i miei vecchi compagni ai quali auguro il meglio ma non in quell’occasione. Chi mi é piaciuto dei miei nuovi compagni? Diciamo che qualcuno farà carriera. La Nazionale? E’ un obiettivo e perché no un pensiero fisso: sono il primo a voler tanto da me stesso. Avevo sentito Pobega, ma è il fatto di aver visto come aveva lavorato il Bologna negli ultimi anni a farmi scegliere di venire qui. Ho trovato un ambiente felice, mi hanno accolto benissimo e la cosa mi è piaciuta: quel che potrò dare a livello di leadership lo vedremo”. 

La lite

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Fin troppo scontato tornare a quella scena da campo a Milan-Parma appena finita. “Conceiçao? Non voglio più affrontare quell’argomento. Il “14? Lo utilizzavo nelle giovanili e l’ho sempre considerato un portafortuna. Visto che era libero l’ho preso. Il gioco di Italiano? É intenso, dobbiamo migliorare sul piano realizzativo, ce lo dicevano anche stamattina, ma ci sono gli uomini giusti per poterlo fare”. Poi c’è un ricordo per Mihajlovic, che lo lanciò al Milan. “Solo bei ricordi – chiude Calabria -: Sinisa è stato il primo a lanciarmi e ne sono grato, decise di tenermi anziché andare in prestito: è stato lui direttamente a parlarmi dicendomi che sarei dovuto restare in rossonero, gli sarò sempre grato”. Il ds Marco Di Vaio: “Sappiamo quanto sia stata dura lasciare casa sua ma siamo orgogliosi del fatto che abbia scelto noi. A fine anno ci metteremo seduti e capiremo cosa fare del futuro”.



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