Dopo aver fermato il Milan a San Siro, adesso per i sardi è tempo di tornare alla Scala del Calcio contro la capolista che affronta i rossoblù in mezzo alle due gare di Champions League col Bayern Monaco…
Dopo la grande gioia ottenuta dai ragazzi, allenati dall’ex rossoblù Pisacane, vincitrice della Coppa Italia Primavera contro il Milan di Guidi, la Sardegna torna a spingere per la prima squadra del Cagliari di Nicola. I rossoblù, curiosamente, anche loro impegnati a Milano ma contro l’Inter di Simone Inzaghi, capolista in Serie A ma che affronta i sardi nel mezzo delle due gare contro il Bayern Monaco.
Il Cagliari, inoltre, in questa stagione ha già fatto uno sgambetto a San Siro all’altra squadra meneghina, di rientro dalla vittoria in Supercoppa Italiana. Scherzo del destino del calendario la lotta scudetto tra Inter e Napoli, in questo turno mette di fronte proprio i sardi, ora, al quindicesimo posto con 30 punti (a +6 punti dal terzultimo posto) e l’Empoli, impegnato al Maradona, che sarebbe l’ultima a retrocedere in questo momento. Lotta al vertice che si mischia a quella per la salvezza.
Cagliari, Nicola tenta ancora l’impresa a San Siro
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I rossoblù dovranno infatti stare attenti anche ai cartellini gialli: sono ben sette i giocatori diffidati che in caso di cartellino salterebbero la gara con la Fiorentina (nel giorno di Pasquetta). Al prossimo cartellino giallo scatterà la squalifica per Obert, Mina, Marin, Deiola, Pavoletti, Piccoli e Luperto.
Davide Nicola ha presentato la difficilissima trasferta a San Siro, tra l’Inter e il Cagliari, in conferenza stampa, partendo dai complimenti per il trofeo vinto dalla Primavera: “Un grande motivo di orgoglio, complimenti a loro, perché sono bravi ragazzi che si allenano con loro”.
Come poter far male all’Inter?: “Una squadra con un tecnico che ha fatto un lavoro straordinario. Dovremo cercare di fare una partita di coraggio nella proposta, intelligenza e pulizia tattica. Non sarà facile, ma l’intento è quello”.
Sui sette diffidati: “Nessun calcolo, Si cercherà di valutare come utilizzare gli elementi, fare le scelte migliori”.
C’è la consapevolezza di poter centrare l’impresa? “Vogliamo essere all’altezza di una gara che richiede un tasso di qualità altissimo. L’Inter aspira a grandissimi risultati e noi vogliamo fare uno step, cercando di dare fastidio a giocatori che hanno un livello altissimo. Il tutto, però, deve essere accompagnato dall’equilibrio“.
Cosa ha lasciato il pari con l’Empoli? “Già da gennaio abbiamo intrapreso un cammino equilibrato. Abbiamo dato il giusto valore al pareggio di Empoli. Non è solo Empoli, ma tutto il cammino che ci da qualcosa, i punti che servono sono ancora tanti. Chiaro che esistono partite in cui non sei bello da vedere, altre si.
Su Prati: “Ha avuto un fastidio e spero di recuperarlo. Non ha più la febbre, vedrò se convocarlo“.
Sulla possibilità di mettersi a specchio contro l’Inter: “Vedremo. In base alle condizioni di Prati potremo parlare di strategia. Di fatto non cambiamo il nostro modo di giocare, cambiano le uscite in base all’avversario di turno. L’Inter sa anche farti rifiatare, ma poi ti colpiscono con pochi tocchi e ripartenze velocissime. Sanno circondarti, cambiare da una difesa a 3 a quella a 4. Per noi è importante sapere che la fase di non possesso e possesso dovranno essere qualitative”.
Sulle condizioni di Coman:“Si tratta di un giocatore di livello. Quando è arrivato doveva risolvere qualche problema fisico. L’infortunio gli ha precluso la possibilità di essere presente. Importante cercare di mettere tutti a disposizione. Prima riesco a dare continuità con maggiori qualità offensive, meglio è. Chi mi ha sorpreso in fase difensiva? La squadra sa quello che deve fare, vorremo sempre più lucidità, poi sappiamo che non potremo mai essere perfetti”.
Differenze rispetto all’andata: “Fu l’ultima gara del 2024, penso che siamo cresciuti a livello mentale ed individuale. Da lì è partito un campionato diverso, fatto di maggiore consapevolezza. Abbiamo la possibilità, a sette partite dalla fine, di centrare un obiettivo importante. Sappiamo che non sarà facile”.
Sull’eventuale stanchezza dell’Inter, dopo la trasferta di Champions League: “L’Inter è una squadra più forte, ma non voglio fare una questione sulla stanchezza. Parma ed altre squadre le hanno segnato dei goal e vogliamo farlo anche noi. La bellezza del nostro sport è anche il fatto di andare oltre le tue possibilità e poterti misurare con squadre importanti”.
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