Il presidente in conferenza stampa: “È il momento di alzare l’asticella. Contattati da 27 possibili nuovi soci, ma vogliamo progetti seri”
Un Cagliari che vuole tornare ad alzare l’asticella, ma vuole farlo partendo dai giovani e dal lavoro silenzioso fatto negli ultimi anni. Il presidente Tommaso Giulini prima dell’avvio della nuova stagione ha spiegato i motivi che hanno portato alla scommessa, dalla Primavera, della scelta di Fabio Pisacane in panchina, che sarà affiancato dall’esperto direttore sportivo Guido Angelozzi, e i motivi della separazione dal diesse Nereo Bonato e dal tecnico Davide Nicola nonostante l’ultima salvezza in Serie A.
Pisacane
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Un Giulini che senza giri di parole ha spiegato l’importante rivoluzione sul lato tecnico: “Era arrivato il momento di Pisacane, ci sono i momenti nella vita e questo era il suo. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame, dovevamo dargli spazio. Crediamo in lui per il nostro percorso di crescita basato su tanti giovani. A lui affianchiamo un direttore esperto come Angelozzi e miglior scelta non potevamo fare. Abbiamo chiamato un diesse solo e siamo contenti abbia subito detto sì. Bonato non ha sposato questa scelta di Pisacane che sembrava una scommessa e per noi non lo è. E quindi era giusto separarci perché le idee non erano le stesse, ma dobbiamo ringraziarlo per l’eccellente lavoro fatto in questi anni”.
Mercato
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Un Giulini che a grandi linee ha anche dettato quella che sarà la costruzione del Cagliari, con fiducia massima nei tre riscatti di Caprile, Adopo e Piccoli: “Un investimento così, anche con garanzie personali, non lo facevamo dai tempi post cessione di Barella. Non li abbiamo presi per rivenderli, poi chiaro se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile non potremmo opporci, ma l’intenzione è quella di costruire con loro provando ad alzare l’asticella. Ripartiremo da alcuni leader come Deiola, Pavoletti e Mina, che per me vale altri palcoscenici. Abbiamo salutato a malincuore un giocatore importante come Viola e detto grazie ad Augello, Palomino e Jankto che sono andati a scadenza di contratto”.
Futuro e stadio
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Un Giulini che è stato molto netto sul tema stadio e anche su quello dei possibili nuovi soci alla guida del club: “C’è un po’ di frustrazione sui tempi sempre più lunghi per lo stadio. Ci sono stati passaggi in avanti importanti fatti. Speriamo che entro i primi di luglio ci siano delle novità per poi sperare nell’avvio dell’iter per la costruzione a Natale. Questo dilatare i tempi mi scoccia e non so se sarò io il presidente del Cagliari quando ci sarà il nuovo stadio. Stiamo lavorando per avere dei soci nuovi e l’amarezza, magari tra 4-5 anni, di non essere il presidente del nuovo stadio me la dà. Però voglio essere ottimista. Al momento ci hanno contattato 27 diverse realtà, ma vogliamo far entrare nel Cagliari solo progetti seri che per ora, per un motivo o per l’altro, non abbiamo trovato”.
Trofeo Gigi Riva
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Cagliari che quest’anno farà anche la prima edizione del Trofeo Gigi Riva: “Il 2 agosto giocheremo il primo trofeo Gigi Riva contro il Saint-Etienne, che è la prima squadra sfidata dal Cagliari dello Scudetto in Champions League. Ogni anno ci sarà un avversario diverso, ma quest’anno sarà una due giorni di festa e di ricordo per il nostro Mito. Ci saranno tutta una serie di eventi collaterali in città e ci teniamo molto a questa iniziativa. Il trofeo verrà fatto da uno scultore sardo emergente”.
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