L’ex portiere di Perugia, Fiorentina e Cesena è un medico cardiologo in attività e gareggia nei Mondiali master di atletica: “A 60 anni saltavo 1,70 adesso ne ho 82 e mi fermo a 1,25. Senza fumo e alcol chi nasce oggi può vivere fino a 120 anni, io quando giocavo mi facevo un caffé corretto alla grappa quando…”
“P rare la vecchiaia” è il titolo del libro scritto da Lamberto Boranga, portiere degli anni Sessanta e Settanta, tra Perugia, Reggiana e Cesena. Portava i baffoni, studiava medicina a Parma e manteneva comportamenti istrionici, tipo farsi portare un caffè corretto durante la partita. Boranga, oggi 82enne, ha smesso di giocare nel 2019, a 77 anni. Ultima squadra la Marottese, nella Terza categoria delle Marche. “Se non fosse stato per il Covid, avrei continuato”, dice. Medico cardiologo con ambulatorio a Perugia – “Faccio una ventina di visite al giorno e ho tre dipendenti” -, continua ad allenarsi e a partecipare alle gare di atletica master, per diversamente anziani. Gareggia sul salto in lungo, sul triplo e nell’alto: “A 60 anni saltavo uno e 70. A 77 uno e 40. Ora, a 82, fatico a uno e 25”.