Bazzani: “Io, Alessia Merz, Livorno, Perugia, Cosmi, Gaucci e…”

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L’ex attaccante si racconta: “In passato vicino al Newcastle e al Milan del 2002: gli infortuni mi hanno tolto qualche gol. In Toscana mi facevano i cori contro, ma l’aquila tatuata era per la Fortitudo. Anche mio figlio fa il centravanti ma gli manca la cazzimma che avevo io”

Fabio Bazzani s’è sfilato gli orecchini e ha accorciato le basette. Negli anni 2000 infilava i portieri coi suoi capelli lunghi e mossi, i braccialetti ai polsi e il petto largo, quello che convinse Walter Sabatini a dargli l’occasione della vita: “Era l’estate del 1999, avevo 23 anni e venivo da una stagione ombrosa col Varese, ma lui disse al mio agente che aveva intravisto le qualità di una punta in grado di reggere il girone B di Serie C. Segnai 20 gol e la mia carriera cambiò rotta. Forse senza di lui sarei tornato in Eccellenza”. Fabio, oggi commentatore di Dazn e allenatore, riavvolge il filo della sua carriera col solito accento bolognese. Gli mancano un paio di feste per arrivare a 50 anni, è sposato da 20 con Alessia Merz e insieme si godono i figli, Martina e Nicolò. Quest’ultimo fa la punta come papà. “Non è male, ma gli dico sempre che gli manca la cazzimma che avevo alla sua età. Sgomitavo coi difensori e incassavo botte dappertutto”. 

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