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Barcellona-Napoli, pagelle: Osi-meno, Lobotka faro. Anguissa delude, i voti a Calzona e Kvara

March 13, 2024 | by allcalcio.it

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I partenopei vanno sotto e rischiano la goleada, tuttavia riescono a rientrare in partita. Un rigore negato, un gol sbagliato e troppi errori: catalani ai quarti.

Il Barcellona non approdava ai quarti di Champions dal 2020. Era un periodo drammatico per l’umanità alle prese con il Covid-19. I catalani eliminarono proprio il Napoli di Gattuso e sempre agli ottavi. E anche questa volta a passare sono i blaugrana: dopo l’1-1 del Maradona, il 3-1 allo Stadio Olimpico di Montjuïc. Arriva così la prima sconfitta per mister Francesco Calzona alla sesta gara della sua gestione tra campionato e coppe. Ma è pesantissima perché coincide con l’eliminazione dalla Champions League e con la mancata qualificazione (che era ancora possibile) al Mondiale per club che si giocherà nel 2025. I partenopei, di bianco vestiti, in campo con la formazione “migliore” possibile: Mario Rui a sinistra, Traorè in mediana e Juan Jesus in difesa, poi i soliti nomi. Tra i padroni di casa il 17enne Cubarsì, al debutto in Champions, e il 16enne Lamine Yamal a destra nel 4-2-3-1 con Lewandowski in attacco. Xavi senza paura: due minorenni in una partita ad eliminazione diretta e record per il Barcellona. Dopo i primi minuti di studio, i padroni di casa si scatenano tra il 15’ e il 17’: prima il gol di Fermin, servito in una prateria, poi Cancelo, freddo a ribadire in rete un tiro di Raphinha finito sul palo. L’azione che porta al raddoppio è caratterizzata da una ripartenza rapidissima costruita dallo scatenato Yamal. Il Napoli rischia l’imbarcata. Kvara fa fatica ad azionarsi, Osimhen prova a trovare profondità, ma si fa beccare quattro volte in off-side. Poi improvvisamente la fiammata: come contro il Sassuolo, schema sulla destra con Di Lorenzo che fa correre Politano in diagonale sul fondo, palla dietro per l’accorrente Rrahmani e gol che riapre la partita. Passano pochi minuti e Ter Stegen nega a Di Lorenzo, perfettamente pescato in area da Mario Rui, il gol del pareggio. Il Barcellona accusa il colpo, ma Traoré, servito da Kvaraktskhelia in area, non ha l’istinto del killer.



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