Costretti sul pari fino all’88’ gli uomini di Gattuso sbloccano la partita con il difensore della Roma e l’attaccante dell’Inter ma restituiscono segnali poco incoraggianti.
Solo 2-0 allo Stadionul Zimbru di Chisinau contro la Moldova. L’Italia vince ma fa l’esatto contrario di convincere riuscendo a conquistare i tre punti solo grazie a un gol di Mancini all’88’ e di Pio Esposito al 92′ tra i cori di contestazione degli stoici 500 tifosi al seguito della Nazionale.
Avversario modesto, azzurri mediocri: successo striminzito nella penultima giornata del gruppo I contro la difesa più battuta del raggruppamento, che ha a lungo accarezzato il primo clean sheet dopo aver incassato 26 gol. Numeri che fanno riflettere. Per Haaland e compagni domenica a San Siro sarà passarella, salvo miracoli. E questa Italia sembra decisamente incapace di poterli compiere.
Moldova-Italia, la chiave della partita
La conclamata incapacità di creare superiorità numerica che è la fotografia dell’ennesima generazione senza la fantasia dei grandi dieci che hanno fatto la storia del calcio italiano, senza quel talento puro che è ormai uno sbiadito ricordo e che vale più di ct, moduli, tecnica e tattica. Un 2-0 striminzito non è certo non il miglior modo per avviarsi verso i playoff in cui senza un salto di qualità si andrà inesorabilmente fuori ancora una volta. Inutile girarci intorno.
Rivivi le emozioni di Moldova-Italia
Moldova, top e flop
- Dumbravanu 7: Ex Messina e Lucchese fa un figurone contro i tentennati attaccanti azzurri.
- Revenco 6.5: Una sorta di diga umana. Cambiaso e Zaccagni si infrangono contro di lui come onde sugli scogli.
- Ionita 6.5: Una vecchia volpe del calcio italiano, oggi nella Triestina di Tesser. Gioca la sua onestissima partita facendo valere la sua esperienza a centrocampo.
- Nicolaescu 6: Si sacrifica tantissimo.
- Postolachi 5: L’unico tiro della Moldova è suo e finisce alle stelle da posizione favorevole.
Italia, top e flop
- Vicario 6: Spettatore non pagante, ma le sue urla si sentono fino in Italia quando Postolachi viene lasciato colpevolmente solo sul secondo palo e spara in curva.
- Bellanova 5: Non spinge come sa, è impreciso in fase di scarico.
- Mancini 6: La sua partita rischia di durare una decina di minuti per un fastidio muscolare, ma alla fine non si tratta di nulla di grave, stringe i denti e resta in campo. Calcia alto a porta ormai vuota da posizione favorevole. Il suo colpo di testa vincente è un brodino in una serata da dimenticare.
- Buongiorno 6: Pressoché inoperoso contro lo sterile attacco moldavo. Quando può prova a sganciarsi)
- Cambiaso 5.5: Si accende a sprazzi, la catena con Zaccagni funziona a intermittenza. Prova a sovrapporsi quando ne ha la possibilità ma fa fatica a far breccia (30′ st Dimarco 6: Dal suo piede il cross che permette a Mancini di scongiurare la figuraccia. Almeno nel risultato).
- Orsolini 5: Troppo poco per chi ha i suoi mezzi tecnici, dovrebbe e potrebbe puntare l’uomo e creare superiorità numerica. Un solo spunto degno di nota nel primo tempo: rientra sul destro e calcia sul fondo. Si perde Postolachi in marcatura propiziando l’unica occasione da rete della Moldova (30′ st Politano 6: Un quarto d’ora più recupero senza puntare l’uomo. Come tutti i suoi compagni di squadra per larga parte della partita. Ma almeno pennella per Pio Esposito il pallone che vale il 2-0).
- Tonali 5: Non riesce a prendere in mano le redini del gioco, traccheggia in mediana senza riuscire a dare ritmo e lucidità nello sviluppo della manovra offensiva. Un tiro velleitario a metà del secondo tempo
- Cristante 5.5: Fascia di capitano sul braccio ma non riesce a trascinare i suoi compagni di squadra. Un tiro dalla distanza di poco sul fondo. Un buon lancio per Orsolini un avvio di ripresa. Poco.
- Zaccagni 5: Un tentativo in rovesciata in una prestazione senza lampi. Tanti calci piazzati battuti a mezza altezza: male (38′ st Frattesi 6: Prova a buttarsi in area ma non basta. Sfiora il gol).
- Raspadori 5: Un tiro in avvio di gara, poi s’eclissa (20′ st Pio Esposito 6.5: Due girate, un tiro, ma soprattutto un buon atteggiamento, volitivo e aggressivo, nella mediocrità generale, Premiato con un’incornata vincente).
- Scamacca 5: Lavora bene di sponda, ma non arriva praticamente mai alla conclusione (20′ st Retegui 5.5: Un colpo di testa tra gli sbadigli).
- Gattuso 5: Non è colpa sua se questa Nazionale è lontana anni luce da quella con cui nel 2006 da giocatore vinse il Mondiale. Ma il 4-4-2 risulta a tratti scolastico (come i cambi, ruolo per ruolo). Neppure i rimbrotti da bordocampo sono sufficienti a far registrare un sussulto in un encefalogramma piatto.
Moldova-Italia, la pagella dell’arbitro
Moldova-Italia è stata diretta dall’arbitro ucraino Balakin. Assistenti di linea i connazionali Erkut e Ysotsky. Ucraini anche il quarto ufficiale Zabroda, Shurman (Var) e Panchyshyn (Avar). Partita soporifera, che si traduce in una direzione di gara che è ordinaria amministrazione. Voto 6.
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