Atalanta, Zaniolo e il gol dell’ex contro la Roma: dai fischi all’esultanza sfrenata
December 3, 2024 | by allcalcio.it
Il suo ritorno nella Capitale non è stato accolto bene dal pubblico giallorosso. Poi lui ha segnato il 2-0 e non si è trattenuto
I tre fermo immagine della partita di Zaniolo contro la Roma, che è durata circa 25 minuti, sono: l’ingresso in campo (ricoperto dai fischi) e il gol, compresa un’esultanza sfrenata alla faccia di quei giocatori che invece contro una ex alzano le mani o quantomeno evitano corse folli e lanci di maglie, fosse solo per evitare un’ammonizione gratuita. E infine anche le scintille con i suoi vecchi compagni di squadra, su tutti Mancini. All’Olimpico, alla terza prima volta di Ranieri a casa sua, De Roon e proprio Zaniolo hanno allungato la striscia felice di Gasperini e contribuito ad affossare una Roma che non sa più vincere e che ora è a due punti dal terzultimo posto sinonimo di retrocessione.
i fischi, il gol
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Non era il benvenuto e lui, quando ha segnato, non ha fatto nulla per trattenersi. Ostilità reciproca. Da Roma se n’era andato nell’inverno del 2023 dopo un lungo tira e molla, un periodo da fuori rosa e vari litigi, anche con Mourinho. A Roma era arrivato nell’estate 2018 con qualche perplessità dall’Inter (insieme a Santon) in un’operazione che aveva portato Nainggolan a Milano. Poi ha convinto, ha vinto la Conference segnando il gol nella finale di Tirana, ha pianto di gioia e di dolore quando si è rotto il crociato. E questo soltanto in campo. Fuori si è girato spesso un altro film, parallelo e a tratti anche più ingombrante delle vicende legate al pallone. La paternità, gli amori, i gossip, i social infiammati, poi abbandonati e infine ripresi. Un’altalena, picchi e abissi, un gioco chiuso senza lieto fine, perché la Roma e Nicolò non si sono lasciati bene. Un po’ come alla fine di Roma-Atalanta, quando è stato allontanato da De Roon e altri compagni per evitare che le provocazioni diventassero dei faccia a faccia sanzionabili.
provocazioni e veleni
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Il giro immenso di Zaniolo – che dopo aver lasciato la capitale è passato per Galatasaray e Aston Villa prima di tornare in Italia e trovare casa a Bergamo – l’ha portato a segnare il suo primo gol in campionato con l’Atalanta proprio contro la squadra che l’aveva accolto appena 19enne e con la quale ha vinto il suo primo (e finora unico) trofeo internazionale. “Nicolò è esploso perché ha segnato, ma sarebbe esploso comunque anche in altre circostanze – ha smorzato Gritti, il vice di Gasperini in panchina all’Olimpico -. Ha segnato, lo ha fatto qui a Roma, magari anche sotto una parte della curva. Poi è andato sotto i nostri tifosi, ma si tratta di piccole provocazioni che alla fine lasciano il tempo che trovano”. Storie, destino e sullo sfondo il più classico dei gol dell’ex. Carico di rabbia, provocazioni e ricordi agrodolci a cui ora si aggiungono tutti i veleni di questo Roma-Atalanta.
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