Atalanta, Vavassori e Cassa, chi sono le stelline dell’U23 che hanno incantato Gasperini

allgossip9@gmail.com
5 Min Read

A 19 anni hanno segnato  la loro prima tripletta in carriera nella storica vittoria contro la Torres. Hanno già respirato l’aria della prima squadra. Chi li ferma più? 

Entrambi hanno 19 anni, entrambi hanno segnato la loro prima tripletta in carriera tra i professionisti nei playoff di Serie C, entrambi erano a Varsavia per la Supercoppa Europea di agosto scorso. Ed entrambi, senza dubbio, hanno un talento non comune. Nel 7-1 con cui l’Atalanta Under 23 ha schiaffeggiato la difesa della Torres nel primo turno della fase nazionale, hanno brillato le stelle di Dominic Vavassori e Federico Cassa, rispettivamente classe 2005 e 2006, professione fantasia, estro, doti tecniche oltre la media, pur con caratteristiche diametralmente opposte l’uno all’altro: piccolo e sgusciante il primo, longilineo ed elegante il secondo. 

BRASILE, POLONIA, BERGAMO

—  

Papà Giuliano che arriva dal Brasile ed è stato adottato da una famiglia bergamasca, mamma Kamila Maria di origini polacche. Dominic però ha radici pienamente italiane. Cresciuto a Ornago, a livello giovanile è passato dalla Buraghese (provincia di Monza Brianza) e dalla Tritium di Trezzo d’Adda, ufficialmente provincia di Milano, pur se al confine con la Bergamasca. È arrivato a Zingonia a 12 anni, nel 2017, mettendosi in mostra nell’Under 17 e al torneo di Viareggio nella stagione 2021/22. È andato avanti a suon di doppie cifre, segnando 20 gol in Primavera tra il 2022 e il 2024 prima di guadagnarsi la meritata promozione in Under 23 dalla stagione in corso, diventando un imprescindibile: 14 gol segnati in 30 partite, a cui ha anche aggiunto 4 assist, ottenendo anche la convocazione nell’Italia Under 20 di mister Bernardo Corradi. 

PROSPETTIVE

—  

L’esordio in prima squadra non è ancora diventato realtà, ma sembra solo questione di tempo: ad agosto Gasperini lo ha portato nel gruppo di Varsavia per la Supercoppa Europea contro il Real Madrid, poi un altro paio di volte convocato, con Lecce ed Empoli. “Ho sempre fatto l’attaccante, poi mister Bosi, un allenatore a cui devo tanto, al torneo di Viareggio mi ha impostato definitivamente come esterno di sinistra nel 4-3-3: è la posizione dove riesco a esprimere al meglio le mie caratteristiche”. Ed è la stessa in cui ha espresso le sue doti migliori, anche tra i professionisti: dribbling, senso dell’uno-contro-uno, capacità di puntare l’uomo e spesso e volentieri saltarlo. “Da piccolo guardavo Ronaldo, Ronaldinho, Kakà e Neymar”. Il suo idolo però resta Leo Messi. La stazza fisica, d’altronde, non è così lontana: poco più di 1,70 di altezza per entrambi. 

RIVELAZIONE CASSA

—  

Ben diversa la fisicità di Federico Cassa, che è alto quasi 1,90, ha un passo diverso, una lunga falcata, ma la stessa capacità di creare superiorità numerica saltando l’uomo. Rispetto a Vavassori ha un anno di meno, classe 2006 (anche se in realtà tra i due passano solo un paio di mesi, essendo di dicembre e di febbraio) ma anche lui è all’Atalanta dal 2017 e come l’amico e compagno gravita intorno alla trequarti, agendo anche lui sia sul lato sinistro che sul destro. A dicembre aveva già segnato una doppietta contro il Lecco in campionato, in sostituzione proprio di Vavassori, che era infortunato. Quando fa gol, insomma, lo fa in grande. 

GLI OCCHI DI GASP

—  

Per la verità il nativo di Casnate, provincia di Como, non è mai stato un grande goleador: ad esempio l’anno scorso, quando si è diviso tra Primavera e Under 18, ha segnato solo 3 gol e pure nella stagione precedente tra Under 17 e Under 18 ha ripetuto la stessa quota. Mister Gasperini però lo ha sempre tenuto nei radar, visto che, oltre a portarlo in Polonia per la Supercoppa e poi nelle prime due gare di campionato, lo ha mandato in campo, pure a Torino sul 2-1 per i granata nella seconda giornata, quando si è anche procurato un calcio di rigore che poi è stato sbagliato da Pasalic. È stato anche in panchina in Champions contro il Barcellona, tra andata e ritorno con il Brugge e in tre partite di campionato a febbraio. Dopo la tripletta alla Torres gli occhi addosso saranno ancora di più.



Share This Article
Leave a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *