Atalanta, spunta Pioli per il dopo Gasperini. Motta piace sempre

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L’ex Milan deve liberarsi dall’Al-Nassr, mentre Tedesco e Sarri sono svincolati. Palladino invece…

Matteo Brega

Giornalista

Nove anni dopo l’Atalanta deve affrontare il tema dell’allenatore. Gian Piero Gasperini e la Dea non continueranno più insieme: un fatto sorprendente che obbliga la società bergamasca a prendersi il giusto tempo per valutare e riflettere sul futuro prossimo. Un tempo congruo, non dilatato, perché la prossima stagione va preparata e organizzata adeguatamente. Ecco perché quella di ieri è stata sostanzialmente una giornata di valutazioni, confronti e analisi. 

pioli

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Il profilo che ha preso quota nelle ultime ore è quello di Stefano Pioli. Un profilo che piace in casa atalantina per diverse ragioni. Pioli guadagna terreno e sembra avere qualche chance in più rispetto agli altri nella lista della proprietà. Ha vinto lo scudetto con il Milan e sta affrontando l’esperienza araba con l’Al-Nassr. Il suo curriculum racconta di un allenatore in grado di gestire spogliatoi con forti personalità e quindi di essersi costruito una certa capacità di reggere gli urti. Se dovesse decollare questa ipotesi bisognerà confrontarsi con la situazione contrattuale di Pioli che è legato all’Al-Nassr con un contratto fino al 30 giugno 2027. 

Motta e Palladino

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Pioli ha superato virtualmente Thiago Motta. Fresco di esperienza – non positiva – alla Juventus, è un discepolo fidato di Gasperini. L’esperienza bianconera per lui servirà come combustibile per ripartire senza rifare errori che ha commesso in una piazza così esigente. Anche a Bergamo avrebbe il palcoscenico della Champions e una squadra che da anni assorbe i principi del calcio gasperiniano da cui lo stesso Thiago parte. Un altro nome su cui si ragiona è quello di Raffaele Palladino. Dell’intera vicenda legata alle dimissioni da allenatore della Fiorentina parliamo in un’altra parte del giornale. Qui ci limitiamo a scrivere che l’Atalanta segue gli eventi: Palladino è un profilo gradito, è un altro “figlio” calcistico di Gasperini, però prima di porre su di lui la decisione definitiva si vuole attendere che il tecnico esca dal contratto con la Viola. 

Sarri e Tedesco

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Ma ci sono anche altri due nomi che circolano a Zingonia. Piacerebbe Maurizio Sarri, tecnico di successo e anche con un’esperienza all’estero. Ha vinto uno scudetto con la Juventus e un’Europa League con il Chelsea. Ha moltissima voglia di rientrare, però su di lui il pressing della Lazio è robusto e continuo. Se l’Atalanta dovesse intuire che ci sono margini per inserirsi, non va escluso un tentativo. Infine Domenico Tedesco, libero da contratti dopo l’esperienza come ct del Belgio. Nato e cresciuto in Calabria, nel Cosentino, ha un curriculum però esclusivamente extra italiano. Ha iniziato con le giovanili dell’Aichwald, poi Stoccarda, Hoffenheim, Erzgebirge Aue, Schalke 04, Spartak Mosca e Lipsia. Predilige la difesa a tre – con il Belgio si è adattato anche a quattro – che a Bergamo è di casa.



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