Atalanta, Retegui da record: nel mirino Inzaghi e la Scarpa d’oro

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Doppio obiettivo per l’azzurro, che insegue il primo titolo di capocannoniere dell’Atalanta dopo Pippo e il riconoscimento riservato al miglior bomber europeo

dal nostro inviato Matteo Brega

E al minuto 61, come se fosse suonata la campanella di fine turno, Mateo Retegui ha lasciato il terreno di gioco. Sessantuno – curiosità – è la media dei minuti a partita in questo campionato per il capocannoniere della Serie A. Il rigore di ieri sera realizzato allo Stadium lo ha portato a quota 22 centri in campionato (25 complessivi, tre realizzati dalla Champions) di cui 14 in trasferta. Ancora una volta Gian Piero Gasperini ha ottenuto il massimo dal suo centravanti in un’ora di gioco. Il massimo che non significa soltanto il gol, ma anche una quantità di lavoro senza palla che lo rende umile dentro una stagione da re. 

Scarpa e Pippo

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Per la Scarpa d’Oro c’è anche lui. Da tempo, ci mancherebbe. Però con il gol di ieri sera Retegui è salito al secondo posto da solo nella classifica stagionale. Con 44 punti (bisogna moltiplicare per due i gol segnati) resta staccato da Mohamed Salah del Liverpool che guida con 54 (27 reti). Staccato, ma comunque dentro una scia di ottimismo che lascia aperta qualsiasi ipotesi. Perché con dieci giornate da giocare si può pensare alla pazza idea della rimonta. Intanto Mateo si è avvicinato ai 24 centri di Pippo Inzaghi della stagione 1996-97. Nessuno mai ha segnato più dell’ex centravanti della Nazionale con la maglia della Dea in un unico campionato (e nessun altro è stato miglior marcatore della A con questa maglia prima e dopo Pippo). Retegui può osservare sempre più da vicino questo traguardo che sarebbe ancor più speciale pensando alla sua storia con l’Atalanta. Una storia nata all’improvviso, ai primi di agosto del 2024, quando il tremendo infortunio di Gianluca Scamacca ha schiuso le porte di Zingonia all’italoargentino. 

Rigori

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Gasperini lo ha introdotto nel mondo atalantino rapidamente così come altrettanto velocemente la famiglia Percassi lo aveva acquistato dal Genoa per sistemare l’emergenza centravanti. Ieri sera ha dato pure una bella spinta al suo score dal dischetto. Con quello segnato a Michele Di Gregorio diventano 4 i penalty realizzati in stagione (3 in A e uno con l’Italia in Nations League) facendo sbiadire i 2 sbagliati (uno in Champions e uno in A). Prossimo obiettivo, Duvan Zapata e i suoi 23 gol in un campionato con la Dea (2018-19).



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