Va ai bianconeri il Trofeo Bortolotti, ultimo test prima della Serie A. La squadra di Tudor si fa preferire rispetto a quella di Juric, priva dell’infortunato Ederson, e vince grazie a due reti negli ultimi 17 minuti
Che strana coppia, Jonathan David e Dusan Vlahovic: uno appena arrivato e l’altro pronto ad andarsene, da separato in casa, ma accomunati dai gol che regalano alla Juventus l’importante scalpo dell’Atalanta nell’ultima amichevole dell’estate prima dell’inizio della Serie A. Lo decidono loro il test di lusso di Bergamo, nel giro di tre minuti nella ripresa prima del bel gol di Lazar Samardzic al 90’: il canadese in acrobazia, il serbo di precisione dopo il break palla al piede di Joao Mario. E Igor Tudor, aspettando Randal Kolo Muani, sorride.
Prove generali
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L’ultima amichevole del pre-campionato è, per definizione, pensata per testare gli ultimissimi e selezionati esperimenti e per trarre un ultimo bilancio verso l’inizio ufficiale della stagione. Atalanta e Juventus sanno però che saranno avversarie dirette nella prossima Serie A e il primo tempo svela un discreto ritmo, con gambe meno appesantite rispetto alle precedenti uscite. Nei bergamaschi Ivan Juric continua a mettere alla prova la difesa nelle varie combinazioni possibili e suo malgrado fa a meno di Ederson in mezzo al campo, mentre tra i bianconeri Tudor lancia dal primo minuto il fischiatissimo Teun Koopmeiners in mediana e ripropone Nico Gonzalez a tutta fascia sulla destra, lì dove non ama giocare e dove di fatto incide poco o niente per oltre un’ora.
Yildiz contro Carnesecchi
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Nel primo tempo, con i simil-titolari in campo, lo 0-0 è meno noioso di quanto si direbbe e di fatto ripropone i noti protagonisti. Nella Signora, Gleison Bremer conferma la buona riuscita della riabilitazione con le sportellate a Gianluca Scamacca e Kenan Yildiz recita ormai la parte della minaccia principale di casa Tudor: dribbla, sguscia e calcia appena può con personalità da numero 10. Se non fosse per l’ottimo Marco Carnesecchi (reattivo in avvio anche su Koopmeiners), il turco avrebbe pure concretizzato le sue iniziative. David lotta e si spende su tutto il fronte offensivo, ma fatica a farsi trovare dai compagni e spreca un ottimo filtrante di Francisco Conceiçao con un controllo insufficiente davanti a Carnesecchi. Isak Hien, monumentale nel primo tempo, ci tiene a far capire al canadese che segnare in Serie A sarà tutta un’altra cosa rispetto alla Ligue 1. Per i padroni di casa nota di merito al piede educato del 2003 Lorenzo Bernasconi, mentre Odilon Kossounou pare arrancare in più occasioni. Opportunità sottoporta anche per Khephren Thuram e Charles De Ketelaere.
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Dottor J
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Nessuna sostituzione all’intervallo, forse anche per testare il fiato dei primi ventidue, e infatti la Juventus sembra patire la stanchezza mentre l’Atalanta tiene un buon ritmo migliorando alla distanza. David fallisce un altro aggancio goloso al limite dell’area, mentre la difesa di Tudor è costretta agli straordinari in un paio di occasioni prima che Juric cominci a dare spazio a più uomini, a partire da Kamaldeen Sulemana al posto di Scamacca con l’accentramento di Daniel Maldini da prima punta. Tudor aspetta invece l’ultimo quarto d’ora per fare i primi quattro cambi, proprio il tempo necessario a David per trovare il primo gol in bianconero: morbida pennellata di Thuram sul secondo palo, torre di testa di Nico verso il centro e, dopo una deviazione di Davide Zappacosta, la girata al volo di David a scavalcare Carnesecchi. È il 73’ e al 77’ arriva al raddoppio frutto delle sostituzioni juventine: Joao Mario scappa a Zappacosta con una grande cavalcata centrale e serve Vlahovic. Primo pallone e subito gol per il serbo, lontano dai fischi dell’Allianz Stadium, prima dell’1-2 di Samardzic al 90’ che si beve Pierre Kalulu e mette a sedere Filip Kostic segnando d’esterno sotto l’incrocio.
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