“La mia prima vittoria in
Champions è stata un’emozione enorme, poi è andata alla grande.
Eravamo in difficoltà numerica ma abbiamo reagito bene. La
dedica è a tutta la gente che tifa Atalanta, ci stanno dando
veramente tanto”. Così Ivan Juric a commento del 2-1 in rimonta
sul Bruges in Champions League.
“Abbiamo concesso un gol evitabile, non ero scontento nel
primo tempo ma senza la ferocia che volevo vedere – prosegue il
tecnico nerazzurro -. Nel secondo, invece, abbiamo alzato i
ritmi e il Bruges faticava a tenerci, la panchina ci ha dato la
spinta. Ho avuto sempre la sensazione che dovessimo aumentare i
giri il prima possibile e che nel secondo tempo andassimo
comunque il doppio: eravamo molto sul pezzo”. Un’ora di gioco da
titolari per Lookman, che non giocava dall’inizio dal 12 maggio
scorso con la Roma, ed Ederson dopo l’intevento al ginocchio
destro: “A tratti hanno fatto vedere quello che sono, hanno
giocato un’ora ma non sono ancora brillantissimi”.
Ancora, sui singoli, commentando la prova di difensore e
laterale di sinistra: “Non so se Ahanor sia una certezza, sta
crescendo molto bene, è precoce. Bernasconi è una bellissima
storia, arriva dall’Under 23 dove l’anno scorso ha fatto un
lavoro strepitoso con Francesco Modesto. E’ un ragazzo del
settore giovanile, la società l’ha fatto crescere con pazienza”,
sottolinea Juric.
Sul protagonista, con rigore procurato e 2-1 finale,
l’allenatore dei bergamaschi plaude al concittadino: “Pasalic è
di Spalato come me, abbiamo la caratteristica di non arrenderci
mai. Ci capiamo. Ha uno spirito favoloso, si guadagna il rigore,
corre a recuperare palla e segna nel finale il gol della
vittoria. Samardzic? Se ne parla poco, mi sta piacendo fin dal
ritiro”.
Infine, sulla staffetta tra Lookman e Sulemana: “Il ruolo
ideale di entrambi è attaccare da sinistra, ma Kamaldeen gioca
anche a destra. Possono giocare insieme, è una soluzione”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA