Atalanta-Inter, l’analisi della partita | Gazzetta.it

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Gasperini è davanti all’occasione della vita. Inzaghi ha tanto da perdere. Il pari favorirebbe il Napoli

Sebastiano Vernazza

Giornalista

Qui si fa lo scudetto. È il senso o lo slogan di Atalanta-Inter domani sera a Bergamo. Gian Piero Gasperini ha davanti a sé l’occasione della vita, un’opportunità forse irripetibile a meno che Gasp in estate non si sieda sulla panchina di una grande squadra, come la Juve. Simone Inzaghi ha molto da perdere, forse tutto. Nessuno criticherebbe Gasperini se non vincesse lo scudetto. Molti, forse tutti, parlerebbero di semi-fallimento, se Inzaghi non centrasse l’obiettivo, perché l’Inter è considerata la squadra più forte. Una non sottile linea rossa psicologica. La pressione è tutta su Inzaghi. 

lo scenario

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Domani Atalanta-Inter (20.45) sarà preceduta da Venezia-Napoli alle 12.30. Le due partite sono connesse. La classifica dice: Inter 61, Napoli 60, Atalanta 58. Se il Napoli vincerà in laguna, passerà il pomeriggio da capolista pro-tempore e a quel punto non sarebbe difficile immaginare il risultato preferito da Antonio Conte a Bergamo, una bella X permetterebbe agli azzurri di ritornare primi in solitaria: Napoli 63, Inter 62, Atalanta 59. Attenzione a considerare scontata la vittoria del Napoli. Il Venezia è penultimo, ma nelle ultime settimane ha mostrato di essere vivo e vitale: ha pareggiato per 0-0 contro la Lazio e l’Atalanta e per 1-1 contro il Como. Lo 0-0 contro l’Atalanta avrà fatto drizzare le antenne a Conte. Il Venezia di Di Francesco non ha il profilo della vittima sacrificale. Se fermasse il Napoli, la sorpresa sarebbe relativa. Una vittoria dell’Atalanta consentirebbe ai gasperiniani di agganciare l’Inter, li gaserebbe oltremisura, permetterebbe loro di toccare quasi lo scudetto. Per contro, un successo dell’Inter infliggerebbe un duro colpo all’Atalanta, la scaraventerebbe a meno sei dalla cima, e sei punti da recuperare a nove giornate dalla fine non sarebbero pochi. Nell’immediato, la corsa a tre si ridurrebbe a due. La partita di domani sera non sarà decisiva in assoluto – resteranno nove giornate, con 27 punti in palio -, ma deciderà abbastanza. 

successione tra bomber

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Vincere lo scudetto con il capocannoniere in squadra non è automatico, però succede. L’ultima volta è capitato nella stagione scorsa: Inter campione e Lautaro Martinez re dei bomber con 24 reti. Nel 2022-23 del Napoli di Spalletti, idem: Osimhen primo con 26 reti. Quest’anno il capocannoniere ce l’ha l’Atalanta, Mateo Retegui è davanti a tutti con 22 gol e i tifosi atalantini hanno il diritto di considerarlo un indizio importante, forse un presagio. Sarà difficile acciuffare Retegui. Kean è secondo con 15. Lookman, compagno di Retegui all’Atalanta, è a 13 con l’interista Marcus Thuram. Lautaro Martinez sta a 10, dodici gradini sotto. Sarebbe suggestivo se lo scettro dei bomber passasse da un argentino all’altro, perché Retegui, per quanto abbia il passaporto italiano e giochi nella nostra Nazionale, rimane un argentino di nascita e di crescita. 

l’ultimo scontro diretto

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L’ultimo scontro diretto Atalanta-Inter sarà l’ultimo scontro diretto tra le prime tre. Questi i risultati de cinque faccia a faccia precedenti nel campionato in corso: Inter-Atalanta 4-0; Napoli-Atalanta 0-3; Atalanta-Napoli 2-3; Inter-Napoli 1-1; Napoli Inter 1-1. La classifica avulsa del terzetto di testa, in attesa dell’ultimo incrocio domani: Inter e Napoli 5; Atalanta 3. Se l’Inter non perderà a Bergamo, diventerà la migliore assoluta di questo segmento di classifica. Se a prevalere sarà l’Atalanta, idem. È un primato che non fa punteggio e che però esprime la superiorità nei faccia a faccia. L’Inter fin qui è imbattuta, ha vinto ad agosto contro un’Atalanta sfigurata dalle assenze e ha pareggiato per due volte contro il Napoli. Il calendario delle 9 giornate che resteranno ci pare a favore del Napoli. L’ultimo ostacolo grosso di Conte sarà il Bologna alla 31a, poi il Napoli godrà di una discesa abbastanza libera. La squadra di Vincenzo Italiano sarà la cartina di tornasole della volata scudetto: dopo Bologna Napoli alla 31a, ci saranno Atalanta-Bologna alla 32a e Bologna-Inter alla 33a, la domenica di Pasqua. È possibile che i rossoblù, motivati a mille dall’inseguimento al quarto posto Champions, si trasformino negli arbitri dello sprint. Altro particolare rilevante: Atalanta e Napoli sono fuori da ogni coppa e possono focalizzarsi sul campionato; l’Inter dovrà districarsi tra i quarti di Champions contro il Bayern e i due derby nelle semifinali di Coppa Italia. Al momento quattro partite in più, tutte stressanti e prosciuganti. L’Inter rischia il tutto o niente.



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