Arbitri e Var, cosa cambia in Serie A: le nuove regole

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Dalla prossima stagione il direttore di gara illustrerà gli episodi soggetti a revisione. Cresce la figura del capitano

Matteo Dalla Vite

Giornalista

Interviste post-partita ancora no: chissà quando, e se, succederà. Ma la voce, la spiegazione, le “didascalie” vocali a tutto ciò che l’arbitro ha visto, capito e dedotto dalla revisione al Var, beh, quello sì. Quello la gente (allo stadio e in tv) potrà ascoltarlo: tutto udibile. Nel prossimo campionato – è già stato approvato dalla Figc su richiesta della Lega – i tifosi potranno capire in tempo reale qual è stata la ragione di un rigore tolto o dato, di un mani considerato punibile o no, di un fallo da rosso diretto. Insomma: la svolta. Ad alta voce. Gli arbitri saranno anche voce. E argomentazione.

il gesto ha voce

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Ma non ci sarà solamente la novità del Var ad alta voce, il cosiddetto “announcement”, l’annuncio. Ah, niente bodycam: a Pierluigi Collina è piaciuta al Mondiale per club, ma sarà per il calcio italiano del poi. L’annuncio sarà la vera novità, quella che nella passata stagione era consentita dalle semifinali di Coppa Italia in poi (ma mai andata in… onda). Prima l’arbitro aveva solo il dovere di fare il gesto dello schermo, adesso “quando il processo di revisione è completato – recita il comunicato -, l’arbitro deve mostrare il gesto dello “schermo TV” e comunicare la decisione finale; le competizioni possono anche implementare un sistema in cui l’arbitro spiega e annuncia pubblicamente le decisioni VAR”. Appunto. La spiegazione ”urbi et orbi” insomma. Per chi è in presenza e chi da remoto.

otto secondi

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La battaglia contro le perdite di tempo dei portieri eccola qui. Prima, a volte, emergevano gialli o si tollerava. Ora “se un portiere ha il controllo del pallone per più di otto secondi, l’arbitro assegnerà un calcio d’angolo (piuttosto che un calcio di punizione indiretto) dalla parte del terreno di gioco più vicina alla posizione del portiere quando è stato sanzionato – dice il comunicato -. Non è previsto un provvedimento disciplinare a meno che il portiere non commetta ripetutamente l’infrazione. Per aiutare il portiere, l’arbitro segnalerà gli ultimi 5” con la mano alzata”. Basta furberie.

rigore

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Il calcio di rigore con doppio tocco? Eccoci: riferito a “chi calcia accidentalmente il pallone con entrambi i piedi simultaneamente o il pallone tocca il piede o la gamba “d’appoggio” subito dopo il calcio: se la rete viene segnata, il calcio di rigore deve essere ripetuto; se la rete non viene segnata, viene assegnato un calcio di punizione indiretto (a meno che l’arbitro non applichi il vantaggio quando ne trae chiaramente beneficio la squadra difendente). In caso di doppio tocco deliberato, calcio di punizione indiretto”.

mio capitano

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Infine, cresce la figura del capitano “che non gode di uno status speciale o di privilegi, ma ha un grado di responsabilità per il comportamento della squadra”. Lui è deputato a parlare con l’arbitro, sempre più lui: chi si avvicina, giallo. Una legge anti-assembramento. E proteste. 



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