Allerta “malattia carnivora” in Giappone: perché non dobbiamo preoccuparci
March 29, 2024 | by allcalcio.it
In questi giorni si parla tantissimo della sindrome da shock tossico da streptococco (STSS), un’infezione da Streptococcus pyogenes, uno streptococco di tipo A che si sta diffondendo in Giappone con attualmente circa 517 casi accertati (88 nella sola capitale Tokyo), circa la metà dei casi registrati lo scorso anno. Si tratta di una malattia rara ma con un tasso di mortalità che nel 2023 si è attestato al 30%. Il quale sta adottando diverse misure per contenere il contagio. Viene chiamata “malattia carnivora” perché, nei casi più rari, si può verificare necrosi dei tessuti. Ad ogni modo l’allarme al momento è circoscritto al Giappone e per questo non c’è motivo di creare allarmismo in altri Paesi, anche perché questa malattia non è molto contagiosa.
Cos’è la sindrome da shock tossico da streptococco
La sindrome da shock tossico streptococcico è una grave malattia con un tasso di mortalità del 30%, di fatto è una risposta infiammatoria sistemica che coinvolge tutto l‘organismo. È provocata generalmente da streptococchi del gruppo A, come lo Streptococcus pyogenes, in particolare il ceppo M1UK. In generale lo streptococco di gruppo A è associato a malattie come tonsillite, faringite o scarlattina, anche se di solito in forme più lievi. Occasionalmente, però, l’infezione può progredire fino a causare malattie molto più gravi e serie complicanze, tra cui appunto questa sindrome, anche detta “malattia carnivora”.
Sintomi della malattia “carnivora”
I sintomi sono improvvisi: febbre, brividi, malessere generale e dolori corporei. Nel corso di 3-7 giorni si verifica la desquamazione della pelle sulle mani e sui piedi. Le condizioni possono peggiorare con ipotensione, tachicardia, malfunzionamento renale, epatico (insufficienza d’organo), riduzione delle piastrine, oltre a basso flusso sanguigno al cervello, portando a confusione e allucinazioni, fino alla necrosi delle eruzioni cutanee, da qui il termine “malattia carnivora”.
Come si trasmette
La trasmissione avviene tramite goccioline respiratorie rilasciate nell’aria da individui infetti o tramite il contatto con lesioni contaminati dal batterio, inclusi piccoli tagli o ferite agli arti. Si tratta comunque di una malattia non altamente contagiosa.
Perché per ora non bisogna preoccuparsi
Attualmente lo stato di allerta è ristretto al Giappone, il quale ha riscontrato 88 casi ad oggi nella capitale, cioè più della metà dei casi dell’anno scorso, oltre ad altre 517 casi confermati su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo il Giappone si è rivolto a Pyongyang nella Corea del Nord per la cancellazione di una partita di calcio, per appunto prevenire ulteriori contagi.
Per ora quindi, essendo l’allarme circoscritto al Giappone, ed essendo la malattia rara e di difficile trasmissione, non bisogna far scattare allarmismo in altri Paesi. Inoltre il Giappone sta adottando misure preventive alla proliferazione del batterio, chiedendo ai cittadini il lavaggio frequente delle mani e di accentuare le altre norme igieniche.
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