Allegri, il secondo atto al Milan sul nuovo numero di Sportweek

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Nel prossimo numero del settimanale la nuova vita in cucina dell’ex romanista Scarnecchia e le storie di Curtis e Conca

Andrea Barilaro

Allegri-Milan atto II: ciak, si gira. Difensivista? Mister corto muso – diventato ormai un must? Gliene hanno dette di tutti i colori. E sebbene Max, come fatto nella conferenza di presentazione a Milanello, ci scherzi ancora su, volendo forse stuzzicare i suoi critici con la sua intramontabile ironia toscana, i numeri dicono altro. È sua la cover di Sportweek, in edicola sabato con la Gazzetta dello Sport a un prezzo complessivo di 2,50 euro. 

cover story

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Subito il dato. Nelle sue 804 partite da allenatore, tra campionato e coppe varie Massimiliano Allegri ha raccolto 435 vittorie. Di queste, 114 sono arrivate col punteggio di uno a zero, il minimo scarto: poco più del 26 per cento del totale. Si può quindi parlare di Mister corto muso? Oppure la narrazione ha fatto sì che il tanto agognato “corto muso”, pronunciato la prima volta nel 2019 dopo una sconfitta della sua Juve contro la Spal, diventasse una semplice etichetta – e il calcio di oggi ne è pieno – non corrispondente appieno alla realtà? Per capirlo, abbiamo intervistato Giovanni Galeone, il tecnico che l’ha cresciuto. “Quando ho visto come lo rispettavano i calciatori all’Aglianese, in C2, ho subito capito che sarebbe diventato un grande tecnico”. Ha parlato del suo modo di allenare, del passato da calciatore e ci ha raccontato di quando Max gli pagò le spese mediche dopo un ricovero al San Raffaele. Nel Milan di Allegri ci sarà un Pallone d’oro, cioè Luka Modric, il tredicesimo fenomeno ‘dorato’ nella storia rossonera: chi sono gli altri? In sette, compreso il croato, sono arrivati già col premio in tasca, in sei l’hanno invece vinto a Milano. 

calcio

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A proposito di talento, Cristian Brocchi dice la sua: “Bisogna cambiare filosofia nei vivai e non allenare solo la tattica”. L’ex Milan, vincitore di due Champions League, ne parla nel suo podcast ‘Brocchi si nasce, campioni si diventa’: su Sportweek l’intervista completa. E voi lo sapevate che in Brasile gioca ancora il Divin Codino? Tutto vero: si chiama Roberto Baggio, ha 29 anni a si diverte in quarta serie. “Il nome? Me l’ha dato papà dopo Usa 94. Roby è il mio idolo, sogno di ricevere un suo messaggio”. In tutto questo Roberto Scarnecchia, ex ala romanista e oggi chef, ci racconta la sua nuova vita in cucina. Per la serie: dalla Roma stellare… alla cucina stellata. Ma stellata per davvero! Quindi Marco Osio, 129 presenze in A, ha disegnato la sua formazione dei sogni: da Buffon a Maldini, da Totti a Rivaldo. 

varie e style

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Spazio anche a nuoto e ciclismo, quindi Sara Curtis e Filippo Conca. La nuova ragazza prodigio l’hanno raccontata i suoi genitori, Helen e Vincenzo: “Lei è un dono di Dio. Sin da piccola ha dimostrato grandi doti, atletiche e mentali”. Conca, rimasto senza contratto, a 26 anni ha vinto gli Assoluti italiani su strada con una squadra amatoriale: “Quando ho forato, mi sono detto ‘È finita’. Invece… Ora aspetto un team professionistico”. L’apertura style, dedicata alla storia di Millet, racconta come il brand francese ha firmato alcune delle avventure che hanno fatto epoca. A seguire il servizio moda, il fuori carta, i nostri consigli arrivando fino all’icon, questa settimana dedicata a quando l’ippica incontra il mondo dei reali.



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