Allegri, ex compagna assolta: nessuna appropriazione indebita per Claudia Ughi

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Nessun risarcimento per l’ex allenatore della Juve, che aveva accusato Claudia Ughi di aver utilizzato per fini personali oltre 200.000 euro destinati al figlio Giorgio

L’ex compagna di Massimiliano Allegri, Claudia Ughi, non ha commesso i reati di appropriazione indebita e degli obblighi di assistenza genitoriale. A stabilirlo, definitivamente, è stata la Corte di Cassazione, che, con una sentenza emessa ieri sera, ha rigettato il ricorso dell’ex allenatore della Juve, disponendo così che a lui non tocchi nessun risarcimento. Si chiude così una vicenda spiacevole, iniziata nel 2021, quando Allegri aveva concluso sua prima esperienza sulla panchina juventina.

la storia tra allegri e l’ex compagna

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Il tecnico sei volte Campione d’Italia e Claudia Ughi, psicologa, si conoscono nel 2003 a Livorno e poco dopo vanno a convivere. Entrambi hanno già figli nati da precedenti relazioni: lei, in particolare, una bambina. Allegri e l’ex compagna stanno insieme fino al 2016 e nel 2011 nasce il loro primo figlio, Giorgio. All’atto della separazione, di fronte al Tribunale viene sancito l’accordo per il mantenimento del piccolo: il bambino rimane a vivere con la madre e la sorella, mentre l’allenatore ottiene l’affidamento condiviso e si impegna a versare 10 mila euro al mese. Nel 2021, però, Allegri si rivolge al Tribunale di Torino per chiedere una riduzione dell’assegna da 10 a 5 mila euro, perché ormai “disoccupato” da due anni. Il ricorso viene respinto, sia in primo grado sia in appello e Allegri, allora, cambia obiettivo.

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