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Alessandro Buongiorno è del Napoli, l’addio del capitano granata al Toro e ai tifosi

July 13, 2024 | by allcalcio.it

Alessandro Buongiorno è del Napoli, l’addio del capitano granata al


Alessandro Buongiorno è un nuovo giocatore del Napoli. A comunicare l’ufficialità è il Torino attraverso i suoi canali social. Il difensore, che ieri ha svolto le visite mediche a Villa Stuart, è stato ceduto al club di De Laurentiis per 40 milioni complessivi e nei prossimi giorni sarà già a Dimaro, dopo essersi tagliato qualche giorno di vacanza, per cominciare la sua avventura agli ordini di Antonio Conte, il grande protagonista di questo trasferimento clamoroso. Il Torino perde il più forte di tutti e la sua bandiera, che ha sventolato per 18 anni, dai pulcini alla prima squadra. Una favola finita come finiscono tutte le favole dalle parti granata, cioè con una grande plusvalenza e un grande rammarico.

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FRANCESCO MANASSERO




Ecco il saluto del Torino a Buongiorno: «Il Torino Football Club comunica di aver ceduto alla Società Sportiva Calcio Napoli, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alessandro Buongiorno. Alessandro Buongiorno è stato un punto di riferimento, in campo e fuori, per tanti ragazzi: un modello da seguire per i giovani che indosseranno la maglia del Toro ispirandosi al suo esempio di impegno, serietà e professionalità. Il Torino FC ringrazia Alessandro per il bellissimo percorso intrapreso insieme in questi anni, lo saluta con un affettuoso abbraccio e gli augura ogni bene nel proseguimento della sua carriera».

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Paolo Brusorio




Dopo l’ufficialità è arrivato anche il lungo messaggio di Buongiorno al mondo granata: «Guardo all’insù, chiudo gli occhi e ripenso all’inizio, al giorno in cui Silvano Benedetti mi consiglia di lasciare la squadra sotto casa, dove giocavano tutti i miei amici, per provare a entrare nella famiglia del TORO. Mai scelta fu più giusta. Da quel momento ho iniziato un percorso durato 17 anni.

Un cammino pieno di emozioni, di gioia, di felicità ma anche di lacrime versate e delusioni che mi hanno permesso di crescere e di formarmi come uomo ancor prima che come calciatore. Se mi guardo indietro, mi sento un privilegiato, e percepisco di aver avuto la forza di affrontare ogni singolo istante con il massimo dell’impegno ma soprattutto con il cuore e con gli occhi di un ragazzo come tanti che stava provando ad inseguire il proprio sogno. Ho cercato di migliorarmi quotidianamente, di rispettare tutti il più possibile e di seguire fino in fondo la mia testa e ciò che sentivo dentro di me.

Commemorazione Grande Torino a Superga


In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino. E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Un onore. Questi due momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente e dentro il mio cuore. Sicuramente non potrò mai dimenticare i ricordi delle partite giocate, dell’amore della gente, dei compagni, e degli allenatori che ho avuto. Insieme ai loro staff, persone splendide, che mi hanno insegnato tanto e reso una persona migliore.


Vorrei dire un immenso GRAZIE a tutti i tifosi. Mi avete fatto sentire il vostro supporto, il vostro attaccamento e la vostra passione. Mi sono sentito a casa, in una grande famiglia. Mi avete preso per mano e fatto crescere. Vorrei dire GRAZIE al presidente Cairo, al direttore Vagnati, a tutta la società per il supporto. Infine vorrei dire GRAZIE a tutti i medici, fisioterapisti, magazzinieri e a tutte le persone che lavorano per il Toro; siete diventati amici. Ora, per me, è arrivato il momento di prendere un’altra strada a livello professionale. Vi vorrò sempre bene, e spero che anche Voi continuiate a volermene. Torino è la mia città e lo sarà sempre».

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