Maignan dai fischi di Udine all’infortunio e agli applausi dello stadio

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Il portiere rossonero subissato ad ogni tocco di palla dai fischietti di buona parte degli spettatori del Friuli. Dopo lo scontro con Jimenez però il pubblico di casa ci ripensa e sostiene Mike mentre esce dal campo in barella

dal nostro inviato Marco Guidi

Che potesse essere una serata complicata, Mike Maignan lo sapeva da giorni. A Udine lo scorso anno il portiere era stato protagonista di un gesto forte come quello di lasciare la porta perché bersagliato dagli ululati di parte della curva bianconera. Ciò che il francese non poteva immaginare, è che stavolta il campo lo dovesse abbandonare anticipatamente in barella, coprendosi il volto dopo una botta tremenda col compagno di squadra Jimenez. Trauma cranico la prima diagnosi, con Magic Mike – cosciente – trasportato subito in ospedale per accertamenti. 

FISCHI

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Per tutto il primo tempo, a ogni tocco di palla Maignan era stato fatto oggetto di fischi (con tanto di fischietti) dal settore più caldo del tifo di casa. Mike non si era comunque distratto, prima mandando quasi in porta Leao con un lancio millimetrico, poi respingendo in sicurezza il diagonale di Ehizibue nell’unica, vera occasione udinese dei primi 45’.

CHE BOTTA

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La ripresa si è aperta con qualche coro non propriamente carino nei confronti del francese, che prendeva il suo posto tra i pali, sotto la curva di casa. E al 7’, il fattaccio. Maignan in uscita disperata si scontra con Jimenez e resta a terra. Sdraiato e immobile. Attimi di paura, con i compagni tutti intorno a lui. I medici ci mettono circa 2’ a caricarlo sulla barella e condurlo fuori dal campo, con Mike che si copre il volto con le mani ancora guantate. Stavolta, tutto lo stadio si abbandona in un applauso di solidarietà. Poi la corsa in ospedale.



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