L’esecuzione del capo della Nord nerazzurra, il 29 ottobre 2022, sarebbe stato deciso dal suo successore, oggi collaboratore di giustizia, che due anni dopo avrebbe ucciso anche il calabrese Bellocco, nuovo socio nella gestione del direttivo della curva. La sua confessione e gli arresti
Cinquantamila euro per commissionare e realizzare l’omicidio del capo della curva nord interista Vittorio Boiocchi. Da questa confessione di Andrea Beretta, collaboratore di giustizia dopo l’arresto per l’omicidio del boss Antonio Bellocco, l’indagine della squadra mobile, coordinata dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia e dal procuratore capo di Milano Marcello Viola, è arrivata a chiudere il cerchio sull’esecuzione del leader della curva nerazzurra del 29 ottobre 2022.
movente
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Beretta se n’è dichiarato il mandante, col movente economico della divisione dei profitti delle attività lecite e illecite della curva: secondo le sue dichiarazioni Boiocchi lo avrebbe accusato di indebite sottrazioni di denaro dalla cassa comune e, quando ha chiesto di controllare i conti, il rivale ha deciso di commissionarne l’omicidio, secondo la sua confessione, usando proprio lo stesso denaro in contanti proveniente dagli ammanchi della vendita del merchandising di cui era accusato. È a quel punto che con l’intermediazione di Mauro Nepi, che nel racconto di Beretta si è offerto di “risolvere il problema”, ha trovato gli esecutori materiali oggetto delle sei misure cautelari di oggi, a cui è stata contestata anche l’aggravante mafiosa vista la modalità scelta dell’agguato.
provvedimenti
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Quattro provvedimenti sono stati notificati in carcere ai soggetti, accusati di aver partecipato all’organizzazione dell’omicidio, già sotto provvedimenti di custodia: l’ex portavoce della curva Marco Ferdico e il padre Gianfranco, oltre al sodale Cristian Ferrario e appunto Beretta. Gli altri due provvedimenti hanno portato all’arresto in Calabria di Pietro Andrea Simoncini, 41 anni, originario di Vibo Valentia, e di Daniel D’Alessandro, 29 anni, l’uomo accusato di aver sparato, che da due mesi faceva vita da latitante in Bulgaria ed è stato arrestato in una località sul Mar Nero.
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