Ramadami all’ultimo respiro, Turati fa pasticci, Banda immarcabile
December 16, 2023 | by allcalcio.it
Top e flop della partita Lecce-Frosinone 2-1, valevole per la 16a giornata di serie A: scatenato l’attacco del Lecce, male la difesa dei ciociari
Torna a vincere il Lecce dopo quattro pareggi consecutivi e un’astinenza di successi che durava da quasi tre mesi: un gol quasi allo scadere di Ramadami, deviato e con la complicità di un incerto Turati, regala una vittoria scacciaguai ai salentini, condannando il Frosinone, che non vince da quasi un mese e che ora è stato anche superato in classifica dai giallorossi. Finisce 2-1 al via del Mare dopo una gara combattuta e ricca di occasioni. Piccoli passa dai gol a tempo scaduto a quelli lampo ma il vantaggio leccese ottenuto dopo 11’ dura appena venti minuti. Dopo un rigore prima concesso agli ospiti dall’incerto arbitro Zufferli e poi revocato dopo l’intervento del Var è ancora l’occhio elettronico a salvare il giovane fischietto richiamandolo al monitor per un fallo su Monterisi in area, inducendolo ad assegnare il penalty che Kaio Jorge realizza. Primo gol in A per l’attaccante di proprietà della Juventus. Ripresa vivace, nessuna delle due si accontenta ma il jolly lo pesca il Lecce. Tre punti che valgono il momentaneo aggancio al Torino a quota 20 punti, uno in più dei laziali.
Lecce-Frosinone, la chiave tattica della partita
Sia D’Aversa che Di Francesco rinunciano al 4-2-3-1 per schierarsi rispettivamente a specchio con il 4-3-3. Ojono esce infortunato dopo soli 15′ minuti e complica i piani di Di Francesco che è costretto a schierare al suo posto in difesa sulla sinistra Monterisi che non è al meglio della condizione e soffre le finte di Strefezza.
Il Lecce tiene in mano la gara con costruzione di gioco e passaggi in profondità, il Frosinone prova invece a colpire l’avversario in contropiede sfruttando la velocità dei propri esterni. I ciociari restano troppo bassi in fase di non possesso e in fase di uscita faticano a tenere palla e a costruire una rete di passaggi, subendo il pressing alto del Lecce.
Dopo una prima frazione di gioco improntata su grandi ritmi e frequenti occasioni da gol da ambedue le parti, il Frosinone decide di passare al 4-5-1 in fase di non possesso per provare a chiudere maggiormente le linee di passaggio del Lecce e non soffrire sugli esterni. D’Aversa per arginare i blocchi e i raddoppi sugli esterni chiede ai suoi attaccanti di accentrarsi di più per favorire gli inserimenti dei terzini in sovrapposizione: Gendrey e Gallo diventano gli uomini chiave per arrivare al cross dalle corsie laterali. Il Lecce alza sempre di più il ritmo partita e il pressing sul Frosinone: sfrutta anche i suoi terzini per marcare gli esterni avversari in fase di uscita e aumenta la sua pericolosità fino al gol dalla distanza di Ramadani.
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I top e flop del Lecce
- Banda 8. Sfrutta un errore di Turati in fase di impostazione, recupera palla e e serve un assist prezioso a Piccoli che insacca. Colpisce una traversa al 20′ su un gran tiro a giro da posizione defilata. Al 41′ fa fuori tutta la difesa con le sue finte in area di rigore ma spara alto. Tra dribbling e finte in area colpisce anche un palo al 69′.
- Piccoli 7.5. Gioca titolare e va al gol dopo 10 minuti su assist di Banda: rasoterra potente e angolato sul palo del portiere.
- Ramadani 7.5. Con una bomba potente dalla distanza va a pescare il primo palo e batte il portiere con una leggera deviazione.
- Gendrey 7. Promosso a pieni voti dopo le sue lunghe e repentine scorribande in avanti. Va in pressing alto su Monterisi e offre continue sovrapposizioni sulla destra a Strefezza.
- Baschirotto 6. Usa tutto il suo fisico per contrastare Kaio Jorge e Soulé. Interventi duri e decisi in fase difensiva.
- Blin 5.5. Il suo fallo dà calcio di rigore al Frosinone: mentre stava spazzando via il pallone colpisce involontariamente l’avversario.
I top e flop del Frosinone
- Kaio Jorge 7. Torna al gol dopo due anni battendo un calcio di rigore potente, basso e angolato.
- Soulé 6.5. Gioca a piede invertito sulla destra e tende ad accentrarsi verso l’area di rigore. Finte e dribbling sugli avversari e palle gol create per i compagni.
- Monterisi 5.5. Subisce le finte e la velocità di Strefezza. D’Aversa gli alza anche Gendrey in pressing per non farlo girare.
- Ibrahimovic 5. Gioca sulla sinistra e affronta Gendrey e Pongracic che non gli fanno vedere palla. Poche luci tante ombre, out al 77′.
- Lirola 5. Surclassato per tutta la partita dalla velocità e dai dribbling di Banda
- Turati 4. In fase di impostazione commette un grave errore che porta il Lecce al gol: regala palla a Banda e subisce gol da Piccoli sul suo palo. Una leggera deviazione lo manda ko anche sul secondo gol che subisce sul primo palo con un tiro dalla distanza di Ramadani.
Lecce-Frosinone: il tabellino del match
LECCE (4-3-3): Falcone – Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo – Blin (75′ Kaba), Ramadani, Oudin (83′ Krstovic) – Strefezza (75′ Sansone), Piccoli (90+1′ Rafia), Banda. A disp. Brancolini, Samooja, Venuti, Berisha, Listkowski, Faticanti, Smajlovic, Touba. All. D’Aversa.
FROSINONE (4-3-3): Turati – Lirola, Okoli, Romagnoli, Oyono (14′ Monterisi) – Gelli (90′ Kvernadze), Barrenechea (90′ Cheddira), Brescianini – Soule, Kaio Jorge, Ibrahimovic (77′ Harroui). A disp. Frattali, Cerofolini, Baez, Lulic, Caso, Garritano, Bourabia, Vanzelli. All. Di Francesco.
ARBITRO: Zufferli di Udine
RETI: 11′ Piccoli (L), 33′ rig. Kaio Jorge (F), 89′ Ramadani (L)
NOTE: Prima dell’inizio, minuto di raccoglimento in memoria dell’ex calciatore Antonio Juliano, scomparso l’altro ieri. Ammoniti: Okoli, Barrenechea, Romagnoli (F), Blin (L), D’Aversa (all. L.). Recupero: 5′ pt; 4′ st.
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