Il tecnico dopo Empoli aveva parlato di “qualcuno che gioca per sé”. La doppia esclusione del francese in Europa League fa ricadere i sospetti su di lui
Égoiste, col beneficio del dubbio. L’esclusione che ha più sorpreso i tifosi della Roma ieri ha riguardato Manu Koné, in verità lasciato in panchina anche nella gara d’andata contro l’Athletic. Una mossa a sorpresa di Claudio Ranieri vista la titolarità assoluta negli ultimi mesi del francese e il clima da battaglia previsto al San Mamés, a prescindere dal rosso guasta piani di Hummels dopo 12 minuti. Così la sensazione che il giocatore “egoista” individuato dal tecnico dopo la partita con l’Empoli fosse proprio il centrocampista, è salita a dismisura.
la frase di ranieri
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“Qualcuno ha giocato per sé stesso – aveva detto senza troppi giri di parole Ranieri in Toscana – e non per la squadra. Ma non vi dirò chi è”. Ieri dopo la partita il tecnico ha glissato sulla domanda: “Se era lui il giocatore egoista? Con l’Athletic preferivo altri al suo posto, tutto qui”. Non ha negato Ranieri, e non ha gradito Koné. Il francese non è entrato nemmeno a gara in corso e a fine partita sui suoi profili social ha postato tre storie per celebrare la convocazione con la Francia. Nessun riferimento alla sconfitta di Bilbao. Un gesto poco gradito anche dalla tifoseria visto il momento (sportivamente parlando) drammatico della Roma in quel momento.
il precedente
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L’accusa di giocare poco per la squadra era arrivata già da Ivan Juric ad ottobre. “Ha talento, ma deve imparare a giocare con gli altri” aveva detto il croato che spesso gli preferiva Cristante e Pisilli. Con l’arrivo di Ranieri, Koné, voluto fortemente da De Rossi in estate, è diventato fondamentale tanto da conquistare un posto fisso con la Francia. Nelle ultime settimane, però, qualcosa non ha funzionato. Manu è rimasto così in panchina nelle due gare fondamentali in Europa League giocando appena 12 minuti all’andata. Nella capitale si vocifera dell’interessamento di un top club per il francese pagato “solo” 18 milioni ad agosto e che oggi vale quasi il doppio, da qui forse qualche distrazione di troppo.
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