Juve, gli scenari tra patteggiamento, processo e risarcimento
October 4, 2023 | by allcalcio.it
Tutti gli scenari legati al caso Pogba: si attendono le controanalisi del campione francese per avviare l’iter della giustizia sportiva, la Juventus rimane in attesa.
Il giorno della verità si avvicina per Paul Pogba. Giovedì 5 ottobre, domani, è la data fissata per le attesissime controanalisi del campione francese, risultato “non negativo” al testosterone nelle analisi antidoping effettuato al termine di Udinese-Juventus dello scorso 20 agosto, prima giornata di campionato. Il secondo campione di urina del centrocampista bianconero, sigillato e conservato nel laboratorio Fmsi di Roma, sarà esaminato nei laboratori del centro olimpico dell’Acqua Acetosa alla presenza dei legali di Paul e dei periti di parte. Il test sarà volto esclusivamente a cercare l’eventuale presenza di testosterone, sostanza dopante. I risultati? Forse già in serata.
Controanalisi Pogba: cosa succede in caso di positività
Cosa può succedere? Non sono tanti i casi, per il passato, di controanalisi che abbiano smentito i primi risultati di un test antidoping. Quelli volti a riscontrare la presenza di testosterone sono particolarmente accurati e difficilmente attaccabili in sede procedurale. Dovesse essere confermata la presenza di tracce di doping, Pogba sarebbe ufficialmente dichiarato “positivo” e non più “non negativo” e la giustizia sportiva comincerebbe il suo iter. Pogba sarebbe chiamato a inviare memorie difensive e potrebbe essere presto ascoltato dal procuratore Pierfilippo Laviani. Il rischio massimo? Quattro anni di squalifica.
Pogba, le mosse dei legali per evitare la maxi squalifica
I legali del francese hanno diverse carte da giocare. La prima è provare a dimostrare la “non intenzionalità” dell’assunzione di doping: in questo caso la pena sarebbe dimezzata a due anni. Lo stesso Pogba, inoltre, dovrà decidere se ammettere le proprie colpe, sia pur dettate dall’involontarietà, come parzialmente fatto nel corso di un confronto con la Juventus subito dopo la sospensione del 12 settembre, oppure negare tutto. E c’è anche un’altra possibilità, che proprio alla Juventus conoscono bene: quella del patteggiamento.
Patteggiamento per Paul? Il rischio è di andare a processo
Patteggiamento che può essere richiesto dai legali del calciatore o dalla stessa Procura Antidoping e prevede, in caso di accordo, uno sconto non superiore al 50% della proposta di squalifica. Se si partirà da due anni (con ammissione di colpa e non intenzionalità), Pogba potrebbe cavarsela con un solo anno di stop. Se si partirà da quattro, il massimo della pena, invece il patteggiamento lo fermerebbe per due stagioni. Ma le variabili in gioco sono tante. E non è esclusa la possibilità di andare a processo presso il Tribunale Nazionale Antidoping e quindi al Tas in sede di appello, o addirittura direttamente in caso di benestare di Nado Italia e Wada. Una strada decisamente rischiosa.
Juventus in attesa: in arrivo “risarcimento” da 30 milioni
Sullo sfondo, infine, c’è la Juventus. Che attende l’esito della vicenda con serenità: dovesse risultare innocente, ritroverebbe Pogba che stava faticosamente provando a tornare in forma e in salute. La positività e l’eventuale squalifica di Pogba si tradurrebbero invece nella rescissione obbligatoria del contratto, che pesa per dieci milioni di euro netti a stagione sulle – disastrate – casse della Vecchia Signora. Una sorta di “risarcimento” da trenta milioni (contratto in scadenza nel 2026) per la Juve, che Pogba in questi 15 mesi non l’ha praticamente mai visto e che potrebbe tornare sul mercato col ‘tesoretto’ di Paul.
Source link
RELATED POSTS
View all