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Napoli-Real Madrid, pagelle: Anguissa horror, Garcia sbaglia i cambi. Un 10 e il “fattaccio”

October 4, 2023 | by allcalcio.it

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Partenopei brillanti e a tratti belli da vedere: la sconfitta nel complesso immeritata. Troppi, per, gli errori imperdonabili al cospetto di un grande avversario.

(Dall’inviato, Luca Cirillo). Al Maradona passa Ancelotti: Napoli-Real Madrid 2-3. Partita bellissima e giocata senza troppi calcoli da entrambe le squadre. Meglio i padroni di casa al pronti-via, ma è Rodrygo a scaldare i guantoni di Meret dopo 6’. Poi il forcing azzurro trova sbocco al 19’ quando Ostigard risolve di testa una mischia in area dopo una carambola del pallone sulla traversa. Campioni d’Italia avanti 1-0, stadio stracolmo e in visibilio. A quel punto il Napoli abbassa lentamente il baricentro ed è fatale l’errore in uscita di Di Lorenzo che cerca Lobotka: si inserisce Bellingham che intercetta, vola in area e serva a Vinícius Júnior la palla del pareggio. Sorpasso completato al 34’: Bellingham, ancora lui, taglia come una lama la mediana puntando la porta di Meret. Anguissa fa fatica a rincorrerlo, Ostigard non lo contiene e Meret sembra lasciargli troppo spazio per una conclusione facile facile – e comunque imprendibile – al termine di una giocata da fenomeno. Al 39’ il tentativo di riscossa degli uomini di Garcia: lo scatenato Politano semina ancora il panico nei pressi di Camavinga e crossa per la testa di Osimhen che trova il riflesso di Kepa. Si va al riposo.

Il secondo tempo si apre come il primo. Napoli con il piede sull’acceleratore e al 50’, dopo un lungo check al Var e al monitor, l’arbitro assegna un rigore per fallo di mano di Nacho. E’ il 54’: Zielinski va sul dischetto e segna con un palo-gol da brividi. Lo stesso polacco sfiora il bis con un tiro dal limite. La partita si infiamma. Ancelotti, come sempre, indovina i cambi: entrano Mendy e soprattutto Modric, giocatore sontuoso che domina e mette ordine ovunque. Garcia, invece, pasticcia. Fuori Politano per far posto ad Elmas, via Zielinski per Raspadori. Anguissa, appannatissimo, invece, resta in campo. E solo all’86’ tre cambi insieme: Simeone, Cajuste e Mario Rui per Anguissa, Lobotka e Olivera. Ma facciamo un passo indietro, precisamente al 78′, quando arriva il destro micidiale di Valverde con la palla prima deviata da Olivera e poi sulla traversa, quindi sulla schiena di Meret prima di insaccarsi. Blancos in vantaggio grazie allo sfortunato autogol del friulano. Nel finale l’assalto produce solo un tentativo di Ostigard e poco più. Il Maradona applaude comunque e fa bene. Partenopei ancora secondi a quota 3 insieme al Braga, che si è imposto, in rimonta, per 3-2 in casa dell’Union Berlino. Quest’ultimi ancora a zero. Le pagelle di Areanapoli.it

Meret: 5,5. Una buona parata su Rodrygo dopo pochi minuti. Sul tiro di Vinicius forse potrebbe chiudere meglio lo specchio e infatti sfiora il pallone con il piede. Anche quando segna Bellingham concede troppo specchio all’avversario anche se oggettivamente sarebbe stato impossibile arrivarci. Respinge un tiro deviato di Vinicius, poi è incredibilmente sfortunato sul bolide di Valverde che prima viene deviato, poi prende la traversa, finisce sulla sua schiena e infine si insacca.

Di Lorenzo: 6-. Inizia benissimo, grande intesa con Politano nei due sensi di marcia. Dopo il gol di Ostigard la squadra si abbassa toppo. Grave il suo errore (anche se l’analisi andrebbe fatta nel complesso) quando prova a servire in uscita Lobotka e non vede la pressione di Bellingham che poi ruba palla al limite dell’area prima di servire Vinicius per l’1-1. Lo svarione pesa, ma non si lascia condizionare e tiene passo e presenza per tutta la dispendiosa partita.

Ostigard: 7-. Voto alto per il gol e per qualche buon avvio dal basso. Ci crede fino in fondo ed è lui a provare il tiro che poteva valere il 3-3. Nelle occasioni dei primi due gol del Real sono i compagni che pasticciano, ma lui fa comunque fatica a contenere Bellingham e soci.

Natan: 7. In area avversaria si fa sentire con il fisico e c’è anche del suo nell’azione che porta al gol di Ostigard. Da migliorare qualche movimento, ma nel complesso sbaglia poco o nulla in marcatura. Solo una volta si fa saltare da Vinicius e rimedia un giallo. Cresce partita dopo partita: buone sensazioni.

Olivera: 6+. Rodrygo è un osso durissimo e lui mette l’elmetto consapevole di dover soffrire. Tuttavia tiene testa all’avversario e si lancia in avanscoperta con grande coraggio e forte di un fisico importante. Subisce fallo prima del corner che porta al gol del 2-3: perché non protesta? Poi è sfortunato nel deviare la traiettoria del siluro di Valverde. Dall’87’ Mario Rui: sv. Cambio tardivo. Prova a crossare e a mettere qualità nel motore.

Anguissa: 4,5. Dà la sensazione di essere in serata. Fino al gol di Ostigard rasenta la perfezione. Poi si spegne improvvisamente e sembra un affaticato parente di se stesso. Bellingham fa quello che vuole, Kroos pure. Anche in ripartenza è lento e non vede i movimenti dei compagni. Ancelotti la vince a centrocampo, ma Frank gli dà una grossa mano. Peggiora con il passare dei minuti, ma Garcia lo lascia in campo fino all’86’: inspiegabile! Dall’87’ Simeone: sv. Combatte come un leone, ma quando è ormai troppo tardi. Cambio assurdo!

Lobotka: 6. Un moto perpetuo con il piglio del leone. Inizia benissimo, poi cala anche lui. Di Lorenzo sbaglia il passaggio, ma lui è fermo ad aspettare mentre Bellingham si infila. Qualche buon cambio di gioco e buone letture tattiche, ma Anguissa non gli dà una mano. Dall’87’ Cajuste: sv. Cambio, forse, da fare prima?

Zielinski: 7,5. Trai i migliori della partita: giocate di qualità, sterzate, rifiniture e quel rigore trasformato che pesava come un macigno. Cala anche lui, ma Garcia al suo posto mette un attaccante. Dal 75’ Raspadori: sv. Ingiudicabile perché in un ruolo non suo non sa, ovviamente, che pesci prendere. Ci mette anima e voglia, ma la bussola non la trova.

Politano: 7,5. Un primo tempo di grandissimo livello: Camavinga va in apnea. Grande il sostegno a Di Lorenzo ed infatti spende molte energie. Si spegne un po’ nella ripresa, ma anche in questo caso il cambio di Garcia lascia perplessi. Dal 69’ Elmas: 6-. Generoso sì, ma anche confusionario tra passaggi sbagliati e movimenti da rivedere.

Kvaratshkelia: 6,5. Carvajal è un vecchio marpione, tra i miglior interpreti del ruolo e lo contiene d’esperienza non senza difficoltà. Nel secondo tempo aumenta i giri al motore e alla fantasia, ma non trova il guizzo vincente. Sfiora l’incrocio dalla distanza.

Osimhen: 6+. Rudiger lo scherma e gli toglie l’aria. Victor prova a svariare molto e in alcune sponde è straordinario, tuttavia non ha la fiammata necessaria per lasciare il segno. Kepa è reattivo su un suo colpo di testa. E’ lui a conquistare il rigore, ma la sua partita non è di quelle memorabili. E non è solo colpa sua.

All. Garcia: 6, ma generoso e paradossale. La squadra complessivamente merita gli applausi del Maradona al triplice fischio nonostante la sconfitta perché ha giocato bene e con il piglio di una grande compagine europea. Avrebbe senza dubbio meritato almeno il pareggio nonostante errori imperdonabili. La nota dolente sono i cambi incomprensibile e tardivi. Togliere Politano per inserire Elmas esterno a destra, Raspadori – un attaccante – al posto di Zielinski e poi tutti insieme appassionatamente Simeone, Mario Rui e Cajuste negli ultimi 7-8 minuti, recupero compreso. Di Lindstrom nemmeno l’ombra ed è nell’imbuto centrale che si poteva osare di più. Anguissa boccheggiava e andava sostituito molto prima: invece è uscito all’86’. Così non va. 

Arbitro Turpin: 6. Che poteva essere 8. Indovina tutto, cartellini compresi, fino alla metà della ripresa. Anche il rigore per il Napoli – che Ancelotti contesta – sembra invece netto e sacrosanto da regolamento. Poi negli ultimi 20 minuti inizia a commettere troppi errori, come ad esempio il “fattaccio”: fallo nettissimo su Olivera non visto. Ne nasce un corner sugli sviluppi del quale segna Valverde. E non è l’unica svista.

Tifosi del Napoli: 10 e lode tra cori e sostegno alla squadra. Anche gli applausi finali sono un bel segnale.



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