Thiago in carriera ha finito spesso per mettere da parte i giocatori di maggiore esperienza o anzianità in rosa. E spesso sono state storie tese
Passionale, professionale, sincero anche fin troppo. Ma per niente empatico. E con una certa idiosincrasia ai giocatori di maggiore leadership. Non è un mistero che ciò che lo spogliatoio della Juve rimprovera a Thiago Motta sia soprattutto l’aspetto caratteriale. Per lui, però, è una storia che si ripete: da Nzola a La Spezia a Arnautovic e Medel a Bologna sono stati numerosi i calciatori di maggiore esperienza o militanza in squadra a essere stati messi da parte. Segnale del fatto che forse lo stesso tecnico per mettere in pratica i suoi principi di gioco preferisca un gruppo giovane e più facilmente plasmabile, in cui il ruolo di leader sia affidato a chi sta in panchina piuttosto che a chi va in campo. Un uomo solo al comando.