ALLI – “Non so ancora, se viene con noi viene per essere inserito nel gruppo, per le sensazioni che un grande stadio come l’Olimpico ti può dare. Abbiamo fatto un’amichevole allo stadio, contro la Primavera, lui ha fatto bene. Le sensazioni sono buone, magari lo portiamo”.
INDISPONIBILI – “Per fortuna saranno pochi. Sergi Roberto e Azon hanno ripreso, vedremo per Milano, altrimenti andranno a dopo la sosta. Van der Brempt ci sarà per Milano, Dossena forse già con il Venezia”.
CRESCITA – “Fiducia, mentalità, lavoro in quello che facciamo. Eravamo forti anche all’inizio, ma prendevamo sempre gol, regalavamo sempre qualcosa ed è lì che siamo migliorati. La voglia c’è sempre stata, nei minuti tra i 65’ e il 75’ abbiamo spesso sofferto, ora va meglio.”
INTERESSE DELLA ROMA – “Non c’è nulla, nessun interesse da parte della Roma. Ho un contratto di quattro anni, e c’è voglia di finire un progetto. Mister Ranieri è un esempio, lo ringrazio per le sue parole. Fa le cose con gioia e con voglia, anche alla sua età. Lo ammiro molto. Mi aspetto una squadra forte, con tanta qualità, con campioni del mondo, se li lasci giocare possono creare tantissimi problemi. Soulé ora ha fiducia e sta andando bene. Sono liberi di testa e a un livello alto. Noi però vogliamo ottenere il massimo possibile”.
NUOVA VITA – “In realtà è da poco che faccio l’allenatore, sono solo 16 mesi. C’è tanto da fare. Sono preparato, è vero, quattro anni fa già ci pensavo. Mi sentivo pronto quando ho preso la squadra. Io vengo qui nello stesso modo, anche quando si perde. Con il Napoli non è stato un gran Como nel primo tempo, loro hanno fatto meglio. Poi noi siamo usciti nella ripresa”.
GUINDOS IN PANCHINA – “Senza di lui, quello che abbiamo fatto lo scorso anno non sarebbe stato possibile. È un grande lavoratore, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare, con la famiglia in Spagna. Il Como domenica è in buone mani”.
CENTROCAMPO – “Può funzionare tutto. Con tre centrocampisti abbiamo più controllo della partita, con due abbiamo più contropiedisti. Con tre centrocampisti si difende meglio, c’è più responsabilità. Nelle ultime siamo migliorati difensivamente anche per questo. Ora però abbiamo tante possibilità diverse”.
CALENDARIO – “Non si è parlato abbastanza del calendario che abbiamo avuto, abbiamo affrontato tutte le top. Gestito bene la situazione, settimana dopo settimana, anche quando si perdeva, andando avanti con i nostri principi. Ora siamo capaci di stare in partita con il risultato che vogliamo difendere”.
AFFETTO – “Io non sono importante, ora sono qua ma quando non mi vorranno più la storia del Como andrà avanti. Sento l’apprezzamento della gente e sono contento, significa che stiamo facendo bene. Mi fanno piacere i complimenti, ma la strada è ancora molto lunga”.
GIOVANI – “Faccio l’allenatore per far crescere i miei giocatori, e loro giocano per sfruttare al meglio le occasioni. Mi piace creare un’unione dove tutti, o quasi, sentono che c’è qualcosa di importante per venire qua. Prendo l’esempio di Braunöder, che avrebbe potuto andare via: mi ha chiamato e mi ha detto che voleva rimanere, per crescere, anche se giocava poco. Questo mi ha fatto un piacere, e a queste cose do grande valore”.
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