Allegri va a pranzo con Agnelli e spiega perché si è arrabbiato sul 3-0 e perchè il rigorista era Nkunku

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Il tecnico soddisfatto per la vittoria sul Verona ma infastidito per l’atteggiamento dei suoi per metà ripresa, poi va a mangiare con un vecchio amico

Quando il Milan stentava nel primo tempo contro un Verona ben messo in campo se n’è rimasto in panchina, rimuginando solo sulle occasioni sprecate, come quella di Nkunku arrivato in ritardo sotto porta sul pallone (“doveva far gol, doveva far gol”) poi quando nella ripresa la sua squadra ha travolto l’Hellas Allegri si è innervosito. Urla alla squadra, perennemente in piedi, atteggiamento sconsolato. Il tecnico livornese spiega alle tv cosa è successo.

La rabbia di Allegri

Si aspettava un atteggiamento diverso Allegri dopo il terzo gol: “Sono momenti della partita che vanno giocati in modo diverso. Bisogna mantenere la palla e non si fa da fermi, ma in movimento. E noi tenendo palla ferma abbiamo giocato alcune palle difficili e lunghe sotto pressione che abbiamo perso. Su questo possiamo assolutamente migliorare. Sul 3-0 potevamo e dovevamo avere una gestione migliore della palla”.

Meno sorpreso il tecnico per la doppietta di Nkunku: “E’ un ragazzo molto sensibile che ci teneva a far bene. Oggi dopo il rigore si è sbloccato, ha fatto un gol nel suo DNA: attaccare sul tiro di Modric”. In molti si sono meravigliati sulla scelta del rigorista, Allegri spiega: “Nkunku è un rigorista, ne ha sbagliato solo uno in carriera su 18 tirati. Questo è un rigore importante. Ci sono momenti del campionato che bisogna fare così. Era giusto che lo tirasse lui. E il terzo gol è molto bello, perché è da centravanti vero”.

La quota scudetto

Allegri è noto per le sue proiezioni sulla quota scudetto: “Momentaneamente la quota è tra 82 e 84, può diventare 86. Poi se una squadra fa un filotto importante non lo so, ma in questo momento la quota si attesta sugli 84. Per noi oggi era importante vincere perché avevamo pareggiato col Sassuolo e perso col Napoli. Oggi era importante vincere perché il Verona è una squadra scorbutica e soprattutto abbiamo battuto finalmente una piccola in casa. Questo era molto importante. Poi noi facciamo un passettino alla volta, abbiamo bisogno di recuperare tutti i giocatori, abbiamo bisogno di Leao che torni al 100%, Pulisic non è ancora al 100%, Nkunku sta crescendo, Fofana sta tornando dall’infortunio. Sono molto contento, bisogna continuare a lavorare con tranquillità con l’obiettivo chiaro di tornare a giocare la Champions l’anno prossimo. Come ha detto Capello è un obiettivo molto difficile”.

Il pranzo con Agnelli

In tribuna c’era anche il suo amico Andrea Agnelli: “Mi ha fatto molto piacere che il presidente sia venuto a vedere la partita. Oltre all’aspetto professionale abbiamo un rapporto che va al di là a livello umano. Più che stasera a cena andiamo ora infatti voglio scappare, perché c’è il ristorante che ci aspetta a pranzo”.

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