Nkunku migliore in campo con una doppietta, bene Pulisic che sblocca la gara e l’eterno Modric. Errore di Nelsson che concede un rigore
Se dopo 45′ qualcuno avesse pronosticato tre gol del Milan contro il Verona, nel successivo quarto d’ora, probabilmente sarebbe stato internato, ma così funziona la squadra di Allegri: non brilla ma sa soffrire, capisce quando deve chiudersi e quando deve accelerare. E dopo aver rischiato parecchio in avvio, per poi stappare la gara soltanto prima del riposo col solito Pulisic, i rossoneri fanno festa nei primi 14′ della ripresa con una doppietta di Nkunku. Si sblocca l’ex Chelsea che si procura e segna un rigore per poi bissare con un tap-in dopo un palo di Modric. Non c’è più partita, il Milan va sul velluto (e fa arrabbiare Allegri che chiedeva più intensità e non voleva correre rischi), Modric regala magìe e si prende l’ovazione di San Siro quando esce, al 70′, per far posto a Jashari. Sfatato anche il tabù con le piccole, i rossoneri balzano momentaneamente al primo posto mentre il Verona – che nel primo tempo aveva giocato meglio – si ferma dopo due vittorie di fila.
Milan-Verona, la chiave tattica della gara
Squadre in campo a specchio con il 3-5-2. Davanti senza Leao ci sono Pulisic e Nkunku. Nel primo tempo i rossoneri hanno faticato a trovare varchi liberi tra le barricate del Verona che difendeva in area con cinque uomini, abbassando Bradaric e Oyegoke in linea con Nunez, Nellson e Bella-Kotchap. Dal momento in cui Pulisic ha sbloccato la gara da palla inattiva, il Verona ha concesso maggiori spazi e gli interpreti di centrocampo del Milan sono stati abili a fornire vari passaggi e cross verso gli attaccanti per rendersi maggiormente pericolosi in fase offensiva. Oltre a Modric e Rabiot, anche Nkunku si è distinto nel gioco sulla trequarti con possesso palla e uno-due con i centrocampisti a supporto.
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Codice rosso per un tifoso a San Siro
A mezz’ora dall’inizio del match Milan-Verona, un tifoso mentre saliva le scale del terzo anello di San Siro ha avuto un malore. Portato d’urgenza in ospedale dopo essere stato stabilizzato, la persona in questione è rimasta poi ricoverata per codice rosso. Anche lo scorso anno, durante Inter-Udinese, c’è stato un episodio simile: un tifoso si sentì male e la gara fu interrotta per sei minuti (19 dicembre del 2024). Anche in quel caso, il tifoso era stato stabilizzato prima di essere portato via in ambulanza. Nel gennaio del 2010, invece, un tifoso morì per un malore durante il derby tra Milan e Inter.
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Le pagelle del Milan
- Maignan 6. Nessun intervento degno di nota. Sovrasta gli attaccanti avversari nelle palle aeree.
- Tomori 6.5. Ha completato il maggior numero di contrasti (46) nella partita. Odogu sv. (dall’86). Esordio in Serie A.
- De Winter 6.5. Si rende pericoloso di testa in area, al 58′, sfiorando il 4-0. Nessun pericolo in fase difensiva.
- Pavlovic 6. Ordinaria amministrazione, si alza nel secondo tempo e spesso si fa trovare in area per i traversoni sul lato opposto al cross.
- Saelemaekers 6. Non brilla nei dribbling, non sempre si rende pericoloso sulla destra nei duelli con Bradaric. Athekame 6 (dal 76).
- Loftus-Cheek 6. Fallisce l’occasione del 4-0 con un passaggio di Nkunku che lo manda a tu per tu con Montipò. Abile negli inserimenti. Fofana 6 (dal 70′).
- Modric 7. Da un tiro di sinistro dalla distanza, che impatta sul palo, nasce l’occasione del tap-in per il 3-0 dei rossoneri. Incanta sempre. Jashari 6 (dal 70′).
- Rabiot 6.5. Di testa, da palla inattiva, serve un assist al bacio per Pulisic tutto libero sul secondo palo.
- Bartesaghi 6. Di raccordo, cresce in fase offensiva nel secondo tempo quando si alza maggiormente tutta la squadra.
- Nkunku 8. Conquista un calcio di rigore, lo segna spiazzando Montipò e poco dopo realizza una doppietta con un tap-in da attaccante vero dopo un palo di Modric. Abile anche nei passaggi in profondità nei confronti dei compagni.
- Pulisic 7. Segna da palla inattiva grazie ad un assist perfetto di testa da parte di Rabiot. Ricci 6 (dal 76′).
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I top e flop dell’Hellas Verona
- Bernede 6. Il migliore dei suoi, domina nel gioco a centrocampo nel primo tempo. Cala di intensità nella seconda metà di gioco in cui tocca ben pochi palloni.
- Orban 6. Aveva trovato la rete dell’1-3, all’86’, ma tutto fermo per fuorigioco e fallo su Maignan.
- Oyegoke 5. Da palla inattiva perde completamente la marcatura su Pulisic, tutto solo in area.
- Nelsson 5. Atterra, in modo ingenuo, Nkunku in area di rigore e concede un penalty ai rossoneri.
- Mosquera 5. Ha perso più sfide (6) nel corso della partita. Fuori dopo i primi 45′.
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