La prova dell’arbitro Pezzuto nell’anticipo di B analizzato al microscopio, il fischietto leccese non ha mai estratto il cartellino durante la gara
Ha raccolto l’eredità di Giannoccaro Ivano Pezzuto, la scelta per Palermo-Samp, diventando il punto di riferimento per il movimento arbitrale leccese e salentino. Nato a Lecce il 13 febbraio 1984, Pezzuto ha iniziato ad arbitrare giovanissimo. La “vocazione” è sopraggiunta quando aveva 14 anni. L’esordio in Lega Pro nel 2011, in serie B nel 2014. Ma la data più importante, fin qui, nella carriera di Pezzuto è il 2 maggio 2015, quando è designato per la prima volta per un incontro di serie A: Sassuolo-Palermo. Vediamo come se l’è cavata ieri.
I precedenti tra le due squadre
Nei precedenti tra le due squadre sostanziale equilibrio: 23 vittorie dei rosanero, 22 successi dei doriani e 28 pareggi.
L’arbitro non ha ammonito alcun giocatore
Coadiuvato dagli assistenti Mokhtar e Cavallina con Di Mario IV uomo, Volpi al Var e Di Vuolo all’Avar, l’arbitro non ha estratto cartellini.
Palermo-Samp, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Regolare al 29′ il gol di Le Douaron che sblocca la gara. Al 46′ Pafundi cade in area palermitana dopo un contatto con il neoentrato Diakité, ma l’arbitro Pezzuto decide di far proseguire il gioco tra le proteste doriane. Al 50′ Le Douaron viene atterrato da Abildgaard, ma l’arbitro lascia correre: tutto regolare nonostante il giocatore sia rimasto a terra dolorante. Dopo 8′ di recupero e senza alcuna ammonizione la gara finisce 1-0 per il Palermo.

