L’esordio in panchina di Vivarini che ha preso il posto dell’esonerato Fabio Caserta si trasforma in un pomeriggio umiliante per il Bari che cede di schianto in Toscana, la contestazione dei tifosi
Doveva essere il momento della svolta in positivo, invece il Bari vive un altro pomeriggio da incubo. La trasferta di Empoli si trasforma in un’umiliazione per la squadra pugliese che alla prima panchina di Vivarini torna a casa con una “manita” che fa malissimo
Il pomeriggio da incubo del Bari
C’è grande attesa per la prima di Vivarini in panchina. Il tecnico subentrato a Caserta ha avuto un’accoglienza piuttosto tiepida da parte dell’ambiente pugliese. Il primo tempo sembra dare sensazioni positive fino al gol nei minuti di recupero di Guarino. Poi nella ripresa il crollo totale con le reti a ripetizioni di Shpendi, Yepes, Pellegrini e Ceesay.
Di Cesare: “Abbiamo fatto una figura di m…a”
Non usa mezzi termini a fine partite il vice-ds Di Cesare: “Abbiamo toccato il fondo, c’è solo da chiedere scusa. Ma col c…o che mollo. Da queste situazioni si esce solo con il lavoro. Io credo a questi ragazzi nonostante la figura di m…a, mi aspetto una risposta da loro, devono darla. Per loro mi butterei anche nel fuoco. E in questo momento c’è una situazione montale da prendere in considerazione”.
La contestazione sotto la curva
Un momento più che negativo per il Bari con il cambio in panchina che non ha dato i frutti sperati. Ovviamente sarebbe stato ingiusto chiedere miracoli a Vivarini pochi giorni dopo il suo arrivo in Puglia ma ci si aspettava una reazione almeno dal punto di vista mentale della squadra pugliese. E invece le cose hanno preso la piega opposta con l’undici pugliese che nel secondo tempo si è sciolto come neve al sole sul campo del Bari. E alla fine la rabbia dei tifosi è esplosa, già nella ripresa è cominciata la contestazione del settore ospiti e al termine del match la squadra è stata richiamata proprio sotto quella zona di stadio per un confronto con i capi ultras.
De Laurentiis mangia-allenatori
Una storia cominciata nel migliore dei modi quella tra la famiglia De Laurentiis e il Bari che però nel giro di pochi anni è andata nella direzione totalmente opposta. Il presidente del Napoli ha lasciato la guida della squadra al figlio Luigi e dopo il passaggio dalla C alla B, i Galletti sembravano una delle società un rapida ascesa. Il periodo migliore è stato quello che ha vinto la guida tecnica di Michele Mignani che ha riportato il club tra i cadetti e poi ha sfiorato anche la promozione in serie A. Da quel momento però è peggiorato tutto con la panchina barese che è diventata una sorta di porta girevole. In otto stagioni sono gli allenatori che si sono succeduti in panchina, una situazione che sta cominciando a stancare i tifosi pugliesi.
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