Kjaer, intervista: “Roma, ti spiego il Midtjylland e Franculino”

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L’ex difensore del Milan è nel board degli avversari della Roma in Europa League: “Siamo primi in classifica e non è un caso. Abbiamo cambiato un allenatore che non perdeva da 18 partite per essere qui”

Luca Bianchin

Giornalista

Il biondo lo hanno già visto da qualche parte. Simon Kjaer sarà in tribuna all’Olimpico per Roma-Midtjylland, scisso tra passato e futuro. Alla Roma ha giocato nel 2011-12: voluto da Sabatini, allenato da Luis Enrique, non riscattato. Non uno degli anni più semplici della sua vita. Al Midtjylland ha imparato a giocare a calcio da ragazzino ed è tornato dopo il ritiro: Simon è un componente del board e dà una mano per tutte le decisioni strategiche. Se non sapete che cosa ci sia dietro quel club con il nome strano, spiega lui. 

Perché rifiutare altre offerte e lavorare al Midtjylland? 

“Perché hanno un percorso di crescita e non vedo altrove il modo in cui lavorano. In pochi anni, sono passati da essere un club più locale a diventare una presenza stabile nelle coppe. È cambiata la dimensione del Midtjylland, non solo nelle coppe ma anche per i giocatori e le persone che mandiamo a giocare nel resto del mondo”. 

In Italia sono conosciuti come club che lavora molto con i dati. 

“Sono una società che usa molto i dati ma prova anche a lavorare sull’aspetto umano. E’ molto interessante, curano le piccole cose, dai bambini di 10 anni fino alla prima squadra, e guardano la comunità. Hanno voglia di crescere, fame di migliorare un 1% ogni giorno. Non hanno paura di spingere”. 

“A fine agosto abbiamo cambiato l’allenatore Thomasberg nonostante non perdesse da 18 partite, perché la nostra visione era crescere ancora”. 

In Italia, mai visto. Che cosa vi ha convince così tanto di Tullberg, l’erede che avete scelto? 

“È una persona con molta energia, che vive nel calcio, studia sempre, ha fame di imparare. Possiamo fare grandi cose con lui e in Europa League vogliamo alzare il livello. Il Midtjylland, dopo quattro partite, è l’unica squadra a punteggio pieno”. 

Simsir, Gogorza e Osorio sono giocatori molto interessanti. E che talento Franculino

Simon Kjaermembro board Midtjylland

Quali giocatori dobbiamo seguire? Uno è tra i capocannonieri dell’Europa League…

“Sì, Franculino è un attaccante che può giocare in qualsiasi squadra, forse è presto per il Real Madrid ma in italia potrebbe giocare ovunque. Vedo cose in lui che non si imparano, è istinto e talento: molto molto bravo. Billing, che viene dal Napoli, sta facendo molto bene. Simsir, Gogorza, Osorio sono giocatori molto interessanti. Abbiamo cambiato l’allenatore per sviluppare il loro talento”.

Che sarà invece di Simon Kjaer? 

“Negli ultimi anni di carriera mi sono interessato a diversi aspetti dei grandi club in cui ho giocato, più che pensare solo a fare la mia parte come calciatore. Lavorando sul modo in cui si può ottenere il massimo da ogni persona e ogni aspetto del club. Sto facendo un corso Uefa, il Master for International Players, un programma che ti dà una visione a 360 gradi sul calcio. Forse sarò un direttore sportivo, forse un direttore generale. Non lo so ancora…”.



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