La Procura Federale della Federcalcio
ha appena chiuso – apprende l’ANSA in ambienti calcistici – le
indagini sul presidente dell’Associazione italiana arbitri
(Aia), Antonio Zappi, per presunte pressioni legate al cambio ai
vertici degli organi tecnici di Serie C e Serie D, dove Maurizio
Ciampi e Alberto Pizzi sono stati sostituiti da Daniele Orsato e
Stefano Braschi. La notizia arriva ad un mese dalla posizione
ufficialmente espressa dall’Aia contro la proposta di scissione
arbitrale della Can A e la costituzione di un organismo autonomo
sul modello inglese.
Secondo quanto si apprende, l’indagine è stata avviata a
seguito di una segnalazione giunta agli uffici federali da parte
di un associato Aia, che riferiva di pressioni esercitate dal
presidente e dal Comitato Nazionale su alcuni organi tecnici per
sollecitarne le dimissioni. La segnalazione – trapela da fonti
arbitrali – sarebbe però successivamente risultata priva di
fondamento, mentre lo stesso firmatario avrebbe presentato una
querela alla Procura della Repubblica sostenendo l’uso improprio
dei propri dati personali e di non aver mai firmato alcun
esposto.
La Procura Federale ha deciso di procedere comunque arrivando
alla chiusura indagini che manifesta l’intenzione del
deferimento. Il presidente Zappi ha ora 15 giorni di tempo per
motivare la sua difesa.
L’Associazione arbitrale ha sempre motivato la decisione
dell’avvicendamento, avvenuto cinque mesi fa, con l’esigenza di
un aggiornamento dell’assetto tecnico, ritenuto necessario alla
luce dei risultati delle ultime stagioni e rientrante nelle
prerogative di autonomia tecnica dell’organo arbitrale. Orsato e
Braschi, scelti per sostituire Ciampi e Pizzi, sono figure di
primo piano del settore arbitrale. Quanto a Zappi, è stato
eletto da quasi mille grandi elettori lo scorso dicembre con il
73% dei consensi con un chiaro mandato per l’avvio di un
percorso interno di riorganizzazione tecnica e strutturale.
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