L’allenatore del Toro: “Ho visto in campo una squadra vera, le occasioni migliori sono state le nostre. E possiamo crescere”
Ci sono serate che possono dare un significato pieno a tutto un periodo. Sulla gara di Bologna ci sono diversi accenti, a cominciare dal fatto che il Toro chiude con la porta inviolata. Il numero che segna un cambiamento: nelle ultime tre partite ha subito un solo gol. Poi c’è stata la personalità con cui i granata hanno affrontato una notte piena zeppa di difficoltà. “Abbiamo giocato da squadra vera, bella compatta con grande determinazione e con voglia – spiega l’allenatore del Toro, Marco Baroni -. È stato un passo importante in una serata veramente difficile: devo fare i complimenti ai ragazzi perché sono venuti a giocare così bene contro una squadra forte che fa un calcio europeo di grande pressione”.
RISPOSTE
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“Ci siamo calati molto bene nella loro partita, e alla fine le occasioni migliori sono state le nostre”, prosegue l’analisi di Baroni che, per quella traversa di Adams, un pizzico di rimpianto se lo porta dietro. Di certo, sono molto di più gli aspetti positivi per il suo Toro che infila il quarto risultato utile consecutivo. “Sono veramente contento di come abbiamo interpretato questa partita – continua -, sia io sia i calciatori volevamo proprio questo tipo di risposta sul piano della volontà e della compattezza. E c’è stata proprio una risposta di squadra. Noi sappiamo che dobbiamo migliorare, abbiamo margini ancora molto importanti: adesso testa subito sull’allenamento perché domenica abbiamo una partita importante contro il Pisa e dobbiamo essere bravi a prepararci”. Su cosa dovrà esserci il prossimo momento di crescita? “Dobbiamo avere più ritmo, difensivo e offensivo”.
DA CASADEI A PEDERSEN
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Tanti elogi per molti calciatori granata. A cominciare da Casadei, protagonista ieri sera della sua migliore prestazione da quando veste il granata. “Cesare sta crescendo, tanto, e deve migliorare ancora tantissimo perché alcune volte è sporco nella giocata”. Ieri prima volta di Ilic da regista: “In quel ruolo mi piace, lui si deve rigenerare e ha tanta qualità: l’ho voluto mettere lì perché ci serve la sua qualità. Aspettiamo anche Tino Anjorin, che è un altro giocatore con tanta qualità, come Aboukhlal che ha avuto dei problemini fisici. E Zapata sta trovando sempre più una condizione migliore. Il nostro margine di miglioramento passa proprio da molti calciatori che, per me, possono salire in fiducia”. Il tecnico cita l’esempio di Pedersen: “Marcus ha una corsa incredibile, ma io in allenamento gli vedo fare anche delle cose tecniche incredibili. Sarà compito mio accompagnarlo”. E chiude: “Io farò giocare tutti, e stasera (ieri per chi legge, ndr) ho voluto dare un segnale facendo molti cambi. Per me ho tutti titolari, anche così si costruisce un’identità forte”.
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