le due mosse di Tudor per recuperare il talento turco

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Il numero 10 non segna o serve assist dal debutto in Champions contro il Borussia Dortmund: la strategia del tecnico per restituirgli la fiducia 

Se la Juventus s’è bloccata in attacco è anche a causa della flessione di rendimento di Kenan Yildiz: per recuperare il suo numero 10, che non segna o serve assist da oltre un mese, Igor Tudor sta adottando una strategia che viaggia su due binari paralleli.

Juventus, Yildiz a secco da oltre un mese

La Juventus non può fare a meno del talento e dell’inventiva di Kenan Yildiz. Lo dicono i numeri della squadra di Igor Tudor, la cui produzione offensiva s’è inceppata proprio quando il talento turco ha iniziato a non incidere più. Ovvero, da oltre un mese: il 16 settembre scorso, pochi giorni dopo il gol e la vittoria sull’Inter in campionato, Yildiz firmò una rete e un assist nel 4-4 con il Borussia Dortmund, gli ultimi acuti, fino a questo momento, della sua stagione.

Bianconeri bloccati come Yildiz

Da allora la Juventus ha raccolto 4 pareggi e 2 sconfitte tra serie A e Champions League, ma soprattutto ha segnato meno: 4 gol in 6 partite, due dei quali realizzati però nel 2-2 col Villarreal. E negli ultimi tre incontri, contro Milan, Como e Real Madrid, la squadra di Tudor è rimasta a secco. Di sicuro le ragioni di questa flessione non ricadono esclusivamente su Yildiz, ma per qualità delle giocate e personalità l’attaccante turco è di sicuro il giocatore offensivo più importante della Juventus di Tudor, quello dal quale il tecnico e i tifosi si aspettano di più.

La strategia di Tudor per Yildiz

Per provare a recuperare Yildiz Tudor sta battendo due strade diverse. La prima è quella di responsabilizzare il giovane attaccante: dopo la maglia numero 10 e una titolarità di fatto indiscutibile, con l’infortunio di Bremer e Locatelli in panchina ieri sera l’allenatore croato ha affidato al turco il ruolo di capitano. Un’investitura importante se si pensa all’età di Yildiz, appena 20 anni, e al luogo in cui questa scelta è avvenuta, il Santiago Bernabeu casa del Real Madrid. “È stata una sensazione incredibile in questo stadio – ha ammesso lo stesso Yildiz a fine gara – è la prima volta che parto da capitano ed è stato fantastico”.

I paragoni con Del Piero

Parallelamente, però, Tudor ha chiesto all’ambiente attorno alla Juventus di non mettere ulteriore pressione a Yildiz. Lo ha fatto velatamente anche ieri, nell’intervista dopo la sconfitta col Real, quando su Amazon Prime gli hanno chiesto se la Juventus avesse compiuto un salto in avanti sul piano della personalità con la prestazione offerta contro il Real. “Tutti quanti devono crescere, si è costruita squadra nuova ed è mancato un po’ il peso di campioni che di solito si trovano in un club così”, ha dichiarato Tudor prima di lasciarsi andare a una frase che sembrava alludere proprio a Yildiz. “Va data fiducia ai ragazzi perché la strada è questa qua – ha detto Tudor – con la storia che ha la Juventus ci sempre paragoni col passato, ma andrebbero combattuti…”.

Tra i paragoni più frequenti degli ultimi mesi, il più frequente è stato quello Yildiz e Alex Del Piero, ripreso anche dallo stesso attaccante turco: “Giocare per la Juventus e indossare la maglia numero 10, seguendo le orme di Alessandro Del Piero, è una grande responsabilità”, ha detto Yildiz pochi giorni fa. A giudicare dalle parole post-Real, Tudor sembra ora intenzionato a sollevare un po’ di peso dalle spalle del suo attaccante. Basterà per farlo tornare al gol?

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