Se salta Tudor quale allenatore giusto per la Juve?

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Chi preferisci tra Palladino, Mancini, Spalletti se dovesse essere esonerato Tudor dalla panchina della Juve

Come abbiamo analizzato nel nostro articolo, la Juve in palese crisi di gioco e di risultati è già a un bivio: o proseguire con l’attuale allenatore Igor Tudor, oppure virare verso altro scelte tecniche. Se infatti un po’ tutti riconoscono a Tudor di aver lavorato soprattutto sul carattere di una squadra apparsa molle e senza spina dorsale, dall’altro il tecnico croato è accusato di non aver saputo ancora dare un’identità tattica alla squadra e di sbagliare spesso sia gli undici in campo sia le sostituzioni: insomma, detta male, di non essere un “allenatore da Juve“, cioè uno di carisma ed esperienza, capace di far crescere anche di mentalità un gruppo di calciatori mediocri, oggettivamente molto al di sotto delle qualità medie dei giocatori che nel tempo hanno indossato questa casacca. Il ragionamento di fondo è: ok, i giocatori non saranno un granché, ma c’è di peggio e comunque anche squadre senza top player riescono a sopperire all’assenza di fuoriclasse con il “gioco”. E invece questo fantomatico gioco non si è visto né con Motta, né con Tudor il quale si è trovato a gestire una squadra nella quale – lo ha fatto velatamente capire dopo la sconfitta di Como – lui non ha nemmeno scelto i giocatori…

Quindi, l’impressione è che, se non succedono miracoli contro il Real in Champions e in campionato a Roma contro la Lazio (che fu di Tudor e oggi dell’ex Sarri…) per Tudor si profila un addio anticipato a vantaggio di chi? La coperta è cortissima stavolta: sia perché di soldi ce ne sono pochi (e infatti Gasp e Conte, le prime scelte di quest’estate hanno simpaticamente declinato l’invito) sia perché a questo punto della stagione di grandi condottieri rimasti in porto ad aspettare la chiamata buona ne sono rimasti veramente pochissimi. I più probabili sono Raffaele Palladino, uscito non troppo bene da Firenze (e sarebbe l’ennesimo rischioso pacco dalla Viola); Roberto Mancini, fermo da quasi due anni dopo il flop arabo e mai amato dai tifosi bianconeri o addirittura Lucio Spalletti, reduce da una serie di figuracce epocali alla guida della Nazionale. E tanto per non farsi mancare nulla, c’è anche chi lancia la provocazione del ritorno di Thiago Motta che sarebbe il finale più assurdo di uno psicodramma quasi perfetto.

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