Allegri e Milan, che partenza: meglio della stagione scudetto

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I rossoneri hanno +10 di differenza reti, per trovare dati migliori bisogna tornare alla stagione della finale di Manchester. I test duri sono in arrivo, ma Max può sorridere

Luca Bianchin

Giornalista

“Il calcio è molto semplice: bisogna fare due cose, la fase offensiva e quella difensiva, e bisogna farle bene tutte e due”. Le prime cinque parole sono una firma: l’ha detto Massimiliano Allegri. Il Milan 2025 mette in pratica la teoria. Nelle prime sei partite ha segnato 12 gol e ne ha subiti solo 2: dal 1929 a oggi, solo quattro volte aveva fatto meglio. Quei due gol sono arrivati alla prima di campionato contro la Cremonese. Da allora, nessuno ha scritto sul foglio di Maignan. Se facciamo un discorso di differenza reti, il +10 del Milan colpisce: per trovare un dato migliore dopo sei partite, bisogna tornare al 2002, anno magico. A fine anno arrivarono Manchester, il rigore di Shevchenko e Maldini che alza la coppa.

differenza reti: il meglio dal 2003

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Il Milan ha avuto uno degli inizi migliori della sua storia. Il migliore? Beh, calma: le avversarie affrontate – Bari, Cremonese, Lecce due volte, Bologna, Udinese – chiedono di riparlarne. Difensivamente però il Milan è solidissimo e in epoca moderna ha fatto meglio solo due volte. Nel 2017, quando però quattro delle prime sei partite furono preliminari di Europa League, e nel 1993, annata francamente irreale: Fabio Capello al comando da due anni e in pieno controllo, con Baresi, Costacurta, Maldini, Tassotti, Desailly a protezione… A fine anno, alzarono tutti la Champions davanti a Cruijff e Romario. 

il paragone col 2024

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Quel confronto con il 1993 e il 2002 non ha senso: altre epoche, altro livello dei calciatori. Il paragone con lo scorso anno, invece, è più interessante. Il Milan, nelle prime quattro giornate, ha ridotto da 14 a 9 il numero di tiri in porta subiti rispetto alla scorsa stagione e da 18 a 14 il numero di tiri concessi da dentro l’area. Più netto il passo avanti nella percezione: il Milan sembra solidissimo, il resto si vedrà con il tempo e il livello delle avversarie. Intanto difende a tre, ha gli stessi uomini ma molta più protezione dal centrocampo e un esterno come Saelemaekers che non ha problemi a travestirsi da quinto difensore.

il confronto scudetto

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Ai tifosi così viene voglia di tornare alla stagione dello scudetto. Nel 2021 era un Milan molto diverso ma con un entusiasmo simile. Dai mesi difficili del Covid era uscita una squadra forte e soprattutto unita, con idee chiare e voglia di mettersi alla prova. Il Milan in A vinse con Samp, Cagliari, Lazio e Venezia, pareggiando con la Juve. In Champions, perse contro il Liverpool. Questo Milan vive una fase non troppo diversa ed è in evoluzione, come quella squadra. Allegri stesso è diverso dal recente passato: il suo Milan crea tanto, è pericoloso in tanti modi diversi e da due partite vince largo. Le battutine sul corto muso, censurate. 



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